Oggi tutti i mercati sono invasi da aziende e da competitor che lottano per accaparrarsi la fetta maggiore del proprio potenziale pubblico. Per il consumatore non per forza è positivo, perché se da un lato ha la certezza di trovare una soluzione adatta ai propri bisogni, dall’altro la scelta non è sempre facile: tante opzioni comportano anche una forte indecisione. In un contesto di questo tipo per le aziende è essenziale essere riconoscibili e sapersi distinguere dai concorrenti. Dotarsi delle certificazioni di qualità è per esempio un modo per dimostrare ai clienti l’affidabilità dei propri prodotti o servizi nel settore di riferimento. Queste certificazioni vengono rilasciate da enti terzi indipendenti e ne esistono di diversi tipi a seconda dell’aspetto che vanno a valutare.
Le diverse certificazioni disponibili
Ad ogni settore le proprie certificazioni, ma ce ne sono alcune particolarmente richieste, specialmente se si parla di comparti come l’alimentare e l’ambiente. Nel primo caso si fa riferimento ai documenti che certificano la sicurezza dei prodotti, mentre nel secondo caso vengono valutati fattori quali il rispetto della natura e dell’ecosistema. Esistono anche le certificazioni delle professioni, che vengono richieste dai professionisti che non rientrano in nessun albo ufficiale. Fra le più diffuse troviamo la ISO 9001 (certificazione di qualità), la ISO 14001 (ambientale) e la BS OHSAS 18001 (sicurezza sul posto di lavoro). Dato che ne esistono moltissime, per sapere nello specifico se una determinata azienda possiede delle certificazioni di qualità, è possibile richiedere una visura camerale, andando su siti web come icribis.com per esempio. Tra le certificazioni più diffuse, troviamo anche la SA 8000 che va a valutare la responsabilità sociale e la FSC che è la più utilizzata per attestare la sostenibilità della carta o del legno.
La convenienza delle certificazioni
Come anticipato poco sopra, queste certificazioni funzionano al pari dei bollini di qualità, quindi assicurano all’azienda una credibilità altrimenti non dimostrabile alla propria clientela. Sono quindi funzionali a rafforzare la reputazione di un brand e a veicolare un messaggio positivo verso il consumatore, come accade sempre più spesso con le imprese dotate di certificazioni green. Il beneficio principale a lungo termine di una strategia di questo tipo sta nel conseguente aumento delle conversioni, perché i consumatori si fidano maggiormente del brand. Ci sono altri vantaggi importanti come una maggiore trasparenza ed efficacia del proprio marketing, che avrà l’importante compito di valorizzare e mettere in risalto le certificazioni ottenute. Infine, una certificazione di livello internazionale potrebbe ad esempio aprire le porte di nuovi mercati portando all’espansione del business anche all’estero.
In conclusione, oggi è opportuno richiedere una valutazione presso i maggiori enti preposti e farsi rilasciare le certificazioni utili nel proprio settore di riferimento poiché, essendo il mercato sempre più competitivo, ciò permette di porsi un passo avanti rispetto ai diretti concorrenti.