Confcooperative FVG, i numeri del bilancio 2025: 22mila addetti e ricavi per 1,3 miliardi
Cooperazione in Friuli Venezia Giulia: numeri solidi e nuove sfide
FRIULI VENEZIA GIULIA – Il movimento cooperativo regionale si conferma uno dei pilastri economici più solidi del Nord Est, capace di generare occupazione, valore e coesione sociale.
I numeri parlano chiaro: oltre 22mila addetti, un volume complessivo che supera 1,3 miliardi di euro e una presenza capillare nei settori strategici del territorio.
Nel Friuli Venezia Giulia operano 765 realtà iscritte al Registro regionale della Cooperazione e circa il 70% aderisce all’associazione di riferimento, contribuendo a costruire un ecosistema imprenditoriale stabile e riconosciuto.
A questo quadro si affianca il ruolo delle banche di credito cooperativo, che garantiscono una raccolta globale superiore ai 16 miliardi di euro, rafforzando ulteriormente il legame tra finanza e territorio.
Innovazione e ricambio generazionale nel management
Secondo il Segretario generale Nicola Galluà, la cooperazione regionale sta vivendo una fase di profondo rinnovamento, caratterizzata da un aumento della dimensione media delle imprese, da un deciso ricambio generazionale nel management e da investimenti sempre più mirati all’innovazione.
Uno degli indicatori più significativi riguarda l’occupazione: il numero medio di addetti per impresa è passato dai 21 del 2007 ai 36 dell’ultimo anno, mentre il totale dei lavoratori è cresciuto da 14mila a oltre 22mila unità. Un risultato che testimonia la vitalità del modello cooperativo, capace di adattarsi alle trasformazioni del mercato.
Per anni è esistito un divario culturale rispetto alle imprese tradizionali, oggi in fase di superamento grazie a un intenso lavoro sulla formazione manageriale e sul rafforzamento delle competenze interne.
Snellire la burocrazia negli appalti pubblici
Non mancano le difficoltà. Tra le principali emergono la burocrazia negli appalti pubblici, i costi energetici elevati, la carenza di profili professionali qualificati e le complessità legate al passaggio generazionale. A queste si aggiunge una fragilità patrimoniale tipica di molte realtà cooperative, che rende più complesso investire e accedere al credito.
Per affrontare questi nodi sono stati attivati diversi strumenti: dal rafforzamento di Finreco, consorzio regionale di garanzia fidi, all’utilizzo del fondo mutualistico Fondosviluppo FVG, fino alla promozione di alleanze e aggregazioni tra imprese cooperative.
Di particolare rilievo anche la nascita di una cooperativa consortile tra associazioni culturali, un modello innovativo che rafforza il tessuto culturale locale e apre nuove prospettive di sostenibilità.
Un 50° anniversario accompagnato da una forte crescita di servizi e professionalità
Il 2025 ha avuto un valore altamente simbolico: proclamato dalle Nazioni Unite come Anno internazionale delle cooperative, ha coinciso con il 50° anniversario della nascita dell’organizzazione regionale. Dal 1975 a oggi il percorso è stato segnato da una costante crescita di competenze, servizi e professionalità, anche grazie al supporto della Regione.
L’attenzione ora si concentra sul Piano nazionale dell’Economia sociale, che recepisce la raccomandazione europea del novembre 2023. Un passaggio chiave che riconosce le imprese cooperative come elemento centrale per lo sviluppo economico e la coesione sociale, aprendo una nuova fase di opportunità e responsabilità.