Cooperante italiano arrestato in Venezuela: la vicenda di Alberto Trentini

Profilo di un cooperante impegnato nel sociale

Alberto Trentini, un professionista con più di dieci anni di esperienza nei settori dello sviluppo e umanitario con Ong internazionali in Sud America, Etiopia, Nepal, Grecia e Libano, si descrive su Linkedin. Ha una comprovata esperienza nella gestione di progetti e uffici, coordinamento, progettazione e budget di proposte, risorse umane e logistica. Madrelingua italiana, parla fluentemente spagnolo, inglese e francese. Attualmente è cooperante per la Ong Humanity & Inclusion, impegnata a supportare le popolazioni vulnerabili, specialmente quelle con disabilità, in circa sessanta Paesi.

La carriera internazionale di Alberto Trentini

Dopo aver conseguito una laurea in storia moderna e contemporanea presso l'Università Ca' Foscari, Trentini ha iniziato a lavorare nel campo della cooperazione internazionale in tutto il mondo. Ha collaborato con diverse organizzazioni, tra cui il Consiglio danese per i rifugiati in Colombia, l'Ong francese Solidarités International e Première Urgence Internationale sempre in Colombia. Ha anche operato con Coopi in Ecuador, Perù, Libano ed Etiopia, e ha compiuto missioni umanitarie in Grecia, Nepal, Paraguay e Bosnia-Erzegovina.

La vicenda dell'arresto in Venezuela

Durante una missione umanitaria in Venezuela con la Ong Humanity & Inclusion, Alberto Trentini è stato arrestato il 15 novembre dalle autorità venezuelane. Dopo aver ricevuto poche e informali informazioni, si è appreso che è attualmente detenuto a Caracas senza che siano state formalmente contestate imputazioni nei suoi confronti. La sua famiglia, insieme all'ambasciata e al consolato italiani, è impegnata nel tentativo di ottenere informazioni sulla sua situazione e garantire la sua assistenza consolare.

L'intervento delle autorità italiane

L’Ambasciata d’Italia e il Consolato Generale a Caracas, in stretto raccordo con la Farnesina, stanno seguendo da vicino la vicenda di Alberto Trentini sin dalla sua segnalazione. Hanno richiesto con urgenza alle autorità venezuelane di garantire l’esercizio dell’assistenza consolare nei confronti del cooperante italiano e di comunicare i motivi dell'arresto e il luogo di detenzione. L'Incaricata d’Affari ad interim del Venezuela è stata convocata presso la Farnesina per discutere della situazione e cercare una soluzione tempestiva.