Quando si fa riferimento al periodo collocato poco prima della data di pensionamento, è chiaro che non si vede l’ora che arrivi quel fatidico giorno, però bisogna tenere alta la soglia dell’attenzione, dal momento che si tratta di un passaggio piuttosto delicato. In alcuni casi può esserlo dal punto di vista personale, dal momento che ritrovare una routine quotidiana dopo aver lavorato per decenni è molto difficile, ma dall’altro ci sono alcuni aspetti finanziari che sono da controllare a tutti i costi.
Per poter affrontare questo periodo con la dovuta serenità, soprattutto dal punto di vista finanziario, ci sono degli accorgimenti che conviene mettere in atto assolutamente. Uno degli aspetti che più preoccupano le persone è relativo al calcolo della pensione. In tal senso anche online ci sono tanti strumenti utili, come ad esempio il calcolo pensione con MiaPensione oppure la possibilità di usufruire di una consulenza pensionistica con dei professionisti del settore, che possono dispensare i migliori suggerimenti in qualsiasi fase vi troviate.
Il primo passo, verificare la posizione contributiva pubblica
Il primo aspetto che va tenuto sotto controllo quando si arriva ad un passo dalla data della pensione, anche se chiaramente si tratta di una verifica che va svolta in maniera costante in precedenza, è quello legato alla propria posizione contributiva pubblica. In tal senso, si consiglia di avere accesso alla piattaforma online dell’INPS dedicata, ovvero “La mia pensione futura”.
Questo servizio, a cui si può accedere un po’ tutti gli altri portali pubblici tramite SPID, offre la possibilità, a ogni cittadino, di verificare una simulazione della pensione una volta che l’attività di lavoro è cessata. Al contempo, si potranno avere informazioni precise in merito all’importo dell’assegno che si riceverà così come alle tempistiche correlate.
Questo calcolo, come si può facilmente intuire, deve rispettare i requisiti previsti dall’attuale ordinamento, che comporta l’uso di tre fattori principali in fase di simulazione. Si tratta dell’età, della storia lavorativa e della retribuzione/reddito. Uno strumento del genere permette anche di andare a controllare con maggiore attenzione la storia contributiva e verificare che effettivamente ogni contributo spettante sia stato versato e contabilizzato.
Capire a quanto ammonta la pensione pubblica
Una volta effettuata la simulazione della pensione pubblica, si può avere a disposizione un importo piuttosto verosimile su quello che molto probabilmente si incasserà a livello di pensione ogni mese. Il fatto di poter accedere a un simile dato qualche anno prima del pensionamento fa la differenza, dal momento che consente di agire di conseguenza qualora l’importo dell’assegno dovesse essere decisamente più basso in confronto alla retribuzione mensile che viene percepita. Si tratta di un aspetto che inevitabilmente interessa molto di più tutti coloro che vanno in pensione usando il sistema contributivo.
Occhio alle riforme
Siccome si tratta di un comparto normativo che è spesso attraversato da varie riforme, è bene rimanere sempre ben informati su tutto quello che accade, soprattutto dal punto di vista legislativo. Con l’avvicinarsi della data della pensione, infatti, ci potrebbero essere vari scenari, alcuni poco piacevoli. In alcuni casi le riforme potrebbero andare a modificare, spostandola in avanti, l’età pensionabile. In altri casi, potrebbero essere previsti appositi scivoli per poter andare in pensione prima rispetto a quanto era stato messo in preventivo, come ad esempio sfruttando Quota 100 oppure Quota 102. Non solo, dal momento che le riforme potrebbero riguardare anche delle categorie di lavoratori ben specifiche e, di conseguenza, coinvolgere solamente una parte delle persone che stanno per andare in pensione. Il riferimento, piuttosto chiaro, in questi casi è a soluzioni come Opzione Donna oppure APE Sociale, che permettono di andare in pensione in una soglia temporale precedente rispetto a quella prevista.
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