CIMOLAIS – L’8 novembre si terrà l’ultimo incontro della VIII edizione della Dolomiti Mountain School, un ciclo di eventi che ha avuto inizio lo scorso aprile presso l’Università degli Studi di Udine. Dopo una serie di appuntamenti a Prato Carnico, Forni di Sotto e Forni di Sopra, l’evento finale si concentrerà su un tema di grande attualità: l’impatto dei cambiamenti climatici sulla fauna montana. L’appuntamento è fissato presso la sede del Parco Naturale Dolomiti Friulane a Cimolais (PN).
Un programma ricco di interventi esperti
La giornata avrà inizio alle 9.30 con i saluti istituzionali del Sindaco di Cimolais, Davide Protti, del presidente della Magnifica Comunità di montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio, Dino Salatin, e del presidente del Parco Naturale Dolomiti Friulane, Antonio Carrara. I lavori prenderanno il via con la presentazione del programma da parte di Pierpaolo Zanchetta del Servizio biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia e Gianpaolo Carbonetto, giornalista e coordinatore della Dolomiti Mountain School.
Il primo intervento della mattina sarà a cura di Federica Flapp, coordinatrice del progetto “Segnali dal clima in FVG” di Arpa, che affronterà i cambiamenti graduali e gli effetti climatici nella nostra regione. Seguirà un intervento di Umberto Fattori, che parlerà delle implicazioni del cambiamento climatico sulle normative tecnico-amministrative di Natura 2000. Roberto Luise, dell’Ispettorato forestale di Pordenone, si soffermerà sull’impatto climatico sull’avifauna alpina, con un focus particolare sui tetraonidi. La mattinata si concluderà con una relazione di Emiliano Oddone, geologo della Dolomiti Project srl, che metterà in luce l’importanza dello studio dei climi passati per interpretare i cambiamenti attuali.
Approfondimenti pomeridiani sulle sfide ecologiche
Dopo una pausa pranzo, i lavori riprenderanno con Massimo Faccoli, professore di Entomologia forestale all’Università di Padova, che parlerà delle infestazioni del bostrico tipografo e dei fattori predisponenti. Francesco Nazzi, professore di Entomologia generale e applicata all’Università di Udine, approfondirà l’impatto del riscaldamento sull’impollinazione in ambienti montani. Elisabetta Pizzul dell’Università di Trieste analizzerà i cambiamenti negli ecosistemi delle acque interne. Inoltre, Stefano Filacorda, ricercatore all’Università di Udine, discuterà gli effetti del riscaldamento globale sui mammiferi delle Alpi. La giornata si concluderà con Davide Scridel dell’Università di Trieste, il quale tratterà dei cambiamenti dell’avifauna alpina influenzati dall’inquinamento climatico. Un dibattito finale tra il pubblico e i relatori chiuderà i lavori alle 18.30.
Un evento per tutti
Questo incontro è organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Magnifica Comunità di montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio, la Comunità di montagna della Carnia, l’ASCA / Leggimontagna – Cortomontagna, il Parco Naturale Dolomiti Friulane e l’Università degli Studi di Udine. L’evento è gratuito e aperto a professionisti, amministratori, studenti e cittadini interessati alle tematiche del cambiamento climatico e alle sfide ad esso associate, in particolare per quanto riguarda il rapporto con la natura. Per gli iscritti all’Albo Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali sono previsti crediti formativi.
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