PORDENONE. Mentre il ministro della Salute Roberto Speranza preannuncia la possibilità di un nuovo Decreto per ripristinare l’utilizzo delle mascherine al chiuso, interviene l’infettivologo dell’azienda sanitaria Friuli occidentale Massimo Crapis il quale spiega, in un’intervista a ‘Il Gazzettino’, che le mascherine ora non hanno motivo di essere utilizzate per una questione scientifica: “da pandemia siamo passati ad endemia”.
Ormai è certo – come del resto l’infettivologo vede nel proprio reparto dove vengono accolti i pazienti – le condizioni della malattia grave sono minimali e “non hanno nulla a che vedere con i due anni precedenti“.
Nonostante i numeri da record nei bollettini giornalieri emanati dalla regione – insiste il Dottor Crapis – “la sintomatologia di adesso non è pure paragonabile a quella del 2020/2021“.
“Gran parte delle persone ha sviluppato gli anticorpi e sono curabili a casa; sarebbe inoltre arrivata l’ora di non misurare più il numero dei contagiati, non ha alcun senso” – sostiene l’infettivologo.
“Se poi la decisione è politica – conclude – allora è tutta un’altra cosa”.