Erika Moretti, chiarite le cause della morte: l’autopsia spegne ogni dubbio

Gli accertamenti medico-legali hanno fatto piena chiarezza sulla morte di Erika Moretti, la donna di 47 anni trovata senza vita nella propria abitazione di Variano di Basiliano. L’autopsia ha stabilito che il decesso è avvenuto per cause naturali, escludendo qualunque ipotesi di violenza.

Il corpo era stato rinvenuto nel letto nelle prime ore del 24 novembre, una circostanza che aveva reso necessari ulteriori approfondimenti da parte degli inquirenti. In una fase iniziale, infatti, alcuni elementi emersi durante il riscontro diagnostico avevano suggerito la massima cautela. In particolare, la presenza di modeste tracce emorragiche nella zona del collo aveva portato a non escludere subito altre possibili dinamiche.

Proprio per questo motivo la Procura aveva aperto un fascicolo, iscrivendo il compagno della donna nel registro degli indagati per l’ipotesi di omicidio colposo, un passaggio procedurale utile a consentire tutti gli accertamenti tecnici necessari. L’esito dell’autopsia ha però ribaltato ogni dubbio, chiarendo che non vi sono segni riconducibili a un evento traumatico né a un’azione violenta.

L’esame è stato effettuato all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dopo una Tac preliminare, e ha escluso la presenza di lesioni o traumi compatibili con una morte non naturale. I risultati, ritenuti conclusivi, portano ora alla chiusura della fase investigativa senza ulteriori conseguenze sul piano penale.

Con la definizione del quadro medico-legale, la Procura è pronta a concedere il nulla osta per le esequie, permettendo ai familiari di Erika Moretti di procedere con l’organizzazione dei funerali e di salutare la donna con la certezza sulle reali cause della sua scomparsa.