Esame del Dna: «Andrea Papi ucciso dall'orsa JJ4». Due anni fa scampato all'abbattimento, aveva aggredito 2 cacciatori
TRENTO - L'orso bruno è una specie protetta in Italia, ma la sua presenza ha spesso causato controversie con gli abitanti delle aree montane, che li vedono come una minaccia per la loro sicurezza e pe...
TRENTO - L'orso bruno è una specie protetta in Italia, ma la sua presenza ha spesso causato controversie con gli abitanti delle aree montane, che li vedono come una minaccia per la loro sicurezza e per il bestiame. La situazione è diventata particolarmente critica dopo l'uccisione del runner trentino Andrea Papi, avvenuta lo scorso 5 aprile nei boschi sopra Caldes (Trento). L'orso responsabile di questo attacco è stato identificato come l'orsa JJ4, grazie all'esame del DNA effettuato nei laboratori della Fondazione Edmund Mach. JJ4 è un esemplare di 17 anni che era già stato coinvolto in un'altra aggressione tre anni fa, quando aveva attaccato due cacciatori diretti a un appostamento. In quell'occasione, l'orsa aveva difeso i suoi tre cuccioli, che erano stati separati da lei a causa di un incidente. La vicenda aveva scatenato una lunga disputa tra i sostenitori della protezione degli orsi e gli abitanti delle aree montane, che chiedevano la rimozione dell'animale per motivi di sicurezza.
Ora, con la conferma della responsabilità di JJ4 nell'uccisione di Andrea Papi, la situazione si fa ancora più complicata. Da un lato, ci sono coloro che chiedono la rimozione dell'orsa per evitare futuri attacchi contro gli esseri umani. Dall'altro, ci sono quelli che sostengono che l'orso bruno è una specie protetta e che la sua presenza in natura è essenziale per l'equilibrio degli ecosistemi montani.
In questo contesto, diventa importante trovare un equilibrio tra la protezione degli orsi e la sicurezza delle persone che vivono nelle aree montane. A tal fine, è necessario adottare misure di prevenzione degli attacchi, come la promozione di comportamenti corretti da parte dei turisti e degli abitanti locali, la sorveglianza delle aree frequentate dagli orsi e la messa in atto di protocolli di gestione degli animali problematici.