Impianto a fune Melinda, esercitazione congiunta pompieri-Soccorso Alpino: testate procedure di evacuazione

Prima esercitazione congiunta sul nuovo impianto a fune Melinda: Soccorso Alpino e Vigili del Fuoco testano le procedure di evacuazione.

03 dicembre 2025 10:27
Impianto a fune Melinda, esercitazione congiunta pompieri-Soccorso Alpino: testate procedure di evacuazione -
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TRENTO – Una grande esercitazione congiunta ha inaugurato la collaborazione operativa tra il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino e il Consorzio Melinda, impegnati insieme nella gestione della sicurezza del nuovo e innovativo impianto a fune per il trasporto delle mele, inaugurato il 18 novembre alla presenza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’infrastruttura, progettata per collegare i centri produttivi con le celle ipogee, rappresenta una novità assoluta nel settore e richiede protocolli specifici in caso di emergenza.

Un accordo che mette al centro la sicurezza

La convenzione siglata tra il Consorzio Melinda e il Soccorso Alpino definisce un quadro di interventi immediati in caso di arresto anomalo dell’impianto, scenario in cui le squadre del Soccorso Alpino sono chiamate a raggiungere la cabina di servizio, a mettere in sicurezza gli operatori presenti, a procedere all’evacuazione e infine a trasferire le persone in area protetta. Il protocollo prevede inoltre un programma annuale di esercitazioni, pensato per mantenere altissimo lo standard tecnico e per rafforzare l’integrazione con i Vigili del Fuoco, partner indispensabili nelle operazioni più complesse.

Impianto innovativo, scenari complessi

L’esercitazione di novembre, la prima successiva alla firma dell’accordo, ha coinvolto le Stazioni del Soccorso Alpino e Speleologico Valle di Non, Rotaliana Bassa Val di Non e Paganella Avisio, insieme ai Vigili del Fuoco di Taio.

L’impianto Melinda presenta caratteristiche del tutto particolari rispetto a un normale impianto di risalita turistico: la distanza tra i piloni è molto ampia così come quella tra le cabine, e il tracciato attraversa strade, aree agricole e un complesso industriale, sorvola un bacino idrico e percorre inoltre circa 450 metri in galleria. Si tratta quindi di un contesto estremamente eterogeneo che impone l’utilizzo di procedure diversificate e una coordinazione precisa tra tutte le squadre impegnate.

Evacuazioni simulate: acqua, strada e accessi verticali

Durante l’addestramento sono stati messi in scena diversi scenari operativi.

Evacuazione sopra il bacino idrico

In un primo caso è stato simulato il blocco di una telecabina in sospensione sul bacino idrico. Le squadre del Soccorso Alpino hanno raggiunto la cabina risalendo da un pilone e hanno effettuato la calata verticale dei passeggeri fino alla superficie dell’acqua, dove ad attenderli c’erano i Vigili del Fuoco con un gommone, incaricati del recupero in sicurezza.

Evacuazione sopra la sede stradale

Nel secondo scenario, il blocco si è verificato sopra una strada. In questo caso l’intervento è stato condotto dal basso grazie all’impiego dell’autoscala dei Vigili del Fuoco, che ha consentito l’accesso diretto alla cabina e l’immediata estrazione dei trasportati.

Un addestramento strategico per un impianto unico in Italia

La prima esercitazione sull’impianto Melinda conferma l’importanza di una formazione continua e congiunta. Il nuovo sistema a fune, dedicato al trasporto della frutta ma dotato anche di una cabina per il personale, attraversa zone molto diverse tra loro e richiede una preparazione specifica e una profonda conoscenza del territorio.

Il Soccorso Alpino, insieme ai Vigili del Fuoco, continuerà a testare procedure e interventi per garantire la massima sicurezza degli operatori impegnati nelle celle ipogee e lungo tutto il tracciato. In un’infrastruttura tanto innovativa, la prevenzione passa soprattutto da addestramenti come questo, fondamentali per assicurare tempestività, efficacia e coordinamento in ogni possibile scenario.

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