Maxi frode sul bonus facciate a Verona: sequestrato un milione di euro, denunciato il titolare della ditta

Verona, scoperta frode sul bonus facciate: sequestrati crediti d’imposta falsi per 1 milione di euro.

18 novembre 2025 11:56
Maxi frode sul bonus facciate a Verona: sequestrato un milione di euro, denunciato il titolare della ditta -
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VERONA - Una complessa attività investigativa delle Fiamme Gialle scaligere ha portato alla luce un articolato sistema di crediti d’imposta inesistenti, generati sfruttando il meccanismo del cosiddetto bonus facciate. Il provvedimento, emesso dalla Procura di Verona, ha disposto il sequestro di circa un milione di euro nei confronti del rappresentante legale di una società della provincia, ora indagato per truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche.

Indagini nate dall’analisi dei benefici edilizi

L’attività del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria ha preso avvio dall’approfondimento delle operazioni legate alle agevolazioni fiscali per interventi edilizi, incentivi concessi sotto forma di crediti cedibili e compensabili attraverso modello F24 o monetizzabili presso istituti di credito. Il beneficio al centro dell’indagine è quello previsto dall’articolo 121 del Decreto Rilancio, che permetteva la detrazione o la cessione fino al 90% delle spese sostenute per rinnovare e valorizzare le facciate degli edifici.

Il meccanismo della frode e l’uso improprio dei cassetti fiscali

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la società veronese avrebbe ideato un sistema capace di generare crediti fiscali fittizi, intestandoli a soggetti ignari. L’indagato, infatti, accedeva al cassetto fiscale di alcune persone che non avevano mai avviato alcun intervento di ristrutturazione: questi committenti inconsapevoli diventavano, sulla carta, i primi cedenti dei crediti poi monetizzati dalla società.

In questo modo, si sarebbero creati crediti apparentemente regolari ma privi dei requisiti previsti dalla normativa, elaborati con modalità idonee a trarre in inganno l’Amministrazione finanziaria.

Crediti sequestrati per fermare la circolazione illecita

Sulla base degli elementi raccolti, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo dei crediti d’imposta non genuini, pari a circa un milione di euro, per impedirne la circolazione e scongiurare ulteriori danni all’Erario. Il provvedimento rientra nella fase delle indagini preliminari e si basa su ipotesi che dovranno essere valutate nel corso del procedimento.

Presunzione d’innocenza e impegno costante nel contrasto alle frodi

La responsabilità dell’indagato sarà accertata solo con una sentenza irrevocabile, in conformità al principio di presunzione di non colpevolezza stabilito dalla Costituzione.

L’operazione testimonia il continuo impegno della Guardia di Finanza nel tutelare la corretta gestione delle risorse pubbliche e nel contrasto a ogni forma di illecito economico-finanziario, attività fondamentali per proteggere i bilanci dello Stato e l’intera collettività.

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