ZELARINO (VENEZIA) – Una giornata densa di emozioni e gratitudine ha caratterizzato l’edizione 2025 della Giornata del dono e del ringraziamento dedicata alle famiglie dei donatori. Un evento organizzato dalle AIDO Provinciali di Venezia e Treviso, in collaborazione con Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, Fondazione Banca dei Tessuti del Veneto e le aziende sanitarie Ulss 2 Marca Trevigiana, Ulss 3 Serenissima, Ulss 4 Veneto Orientale, con il supporto operativo del Centro Regionale Trapianti.
L’appuntamento si è tenuto questa mattina, 25 maggio, all’auditorium del Padiglione Rama a Zelarino, presso la sede della Fondazione Banca degli Occhi. Un luogo simbolico che rappresenta la sinergia tra il sistema sanitario regionale e il volontariato, elemento chiave per raggiungere traguardi sempre più importanti nel campo della donazione e trapianto di organi e tessuti.
Nel 2024, il Veneto ha fatto registrare un’eccezionale crescita nelle attività di trapianto: 710 gli interventi realizzati, suddivisi in 405 trapianti di rene (inclusi 8 associati al pancreas), 193 di fegato, 71 di cuore e 41 di polmone. Numeri che raccontano un impegno costante, supportato dalla rete trapiantologica e da una generosità diffusa.
Risultati concreti grazie alla rete sanitaria e al volontariato
Fondazione Banca degli Occhi ha raccolto 3.703 consensi alla donazione e distribuito ben 6.830 tessuti per trapianto solo nel 2024. Anche i primi mesi del 2025 mostrano segnali incoraggianti: da gennaio a marzo, 714 donatori di cornee nel solo Veneto (+4,8% rispetto al 2024). A livello nazionale, compresi i contributi di regioni come Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Sardegna, Sicilia e Trentino, il numero totale di donatori è salito a 937, con una crescita del 5,2%. I tessuti distribuiti nello stesso periodo sono stati 1.926, segnando un aumento del 9,4%.
«Nei nostri laboratori operiamo con le tecnologie più avanzate, sfruttiamo l’intelligenza artificiale e lavoriamo con dedizione sui tessuti donati», spiega Diego Ponzin, presidente della Fondazione Banca degli Occhi, sottolineando come il merito vada innanzitutto alle famiglie dei donatori e ai volontari AIDO che promuovono la cultura del dono.
Il contributo della Fondazione Banca dei Tessuti del Veneto
Numeri importanti anche per la Fondazione Banca dei Tessuti del Veneto con sede a Treviso: nel 2024 si contano 180 donatori multitessuto, 1.285 donatori viventi e 5.702 tessuti donati, che hanno consentito di rispondere a 7.741 richieste da parte dei chirurghi. Un sistema virtuoso in crescita, che negli ultimi anni ha mantenuto una media del +9% annuo.
«Senza la collaborazione con il volontariato, i risultati raggiunti non sarebbero possibili», afferma la dottoressa Diletta Trojan, direttrice della Fondazione. «Il grazie più grande va alle famiglie che, nel dolore, scelgono la vita per altri».
Storie di chi ha donato e di chi ha ricevuto
Uno dei momenti più toccanti della giornata è stato lo scambio di un fiore tra famigliari dei donatori e riceventi, simbolo del ciclo della vita che continua. Le testimonianze raccolte durante l’incontro hanno messo in luce la profonda umanità e il valore inestimabile della donazione.
Tra le testimonianze più commoventi, quella di Marika Bellunato, 47 anni di Mignagola (Treviso), che ha condiviso la perdita improvvisa del marito Giovanni, deceduto per aneurisma cerebrale nel 2023. Giovanni ha donato cuore, fegato, reni, cornee e pancreas, contribuendo alla vita di sette persone.
Altrettanto forte la storia di Carmela Conte, 39 anni di Giavera del Montello, che ha ricevuto un rene nel 2015 dopo quasi dieci anni di dialisi. Un dono anonimo che le ha ridato la speranza e la possibilità di coronare il sogno di laurearsi.
Il sistema Veneto, modello di eccellenza
L’evento ha sottolineato come la Regione Veneto, con il supporto delle sue strutture sanitarie e il mondo del volontariato, abbia creato un modello unico a livello nazionale e internazionale, basato su fiducia, innovazione e spirito di solidarietà.