A Grado, nelle ampie vetrine dell’Ex Cinema Cristallo (Viale Dante Alighieri 47), la mostra “Campo Lungo”, sempre visibile fino al 30 ottobre, propone oltre 30 immagini fotografiche tra storiche e contemporanee.
La mostra mette in dialogo passato e presente, attraverso gli autori che hanno fatto la storia della fotografia, come Carlo Bevilacqua e Tullio Stravisi – fotografie che provengono dal CRAF Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo – e gli autori contemporanei, Sabina Bisiani, Cinzia Bressan, Ermes Cabas, Massimo Gargaloni, Mario Pierro, Lucia Pontini e Michele Sersale dell’Associazione fotografica Obbiettivo Immagine di Gradisca d’Isonzo.
Fotografie di luoghi e genti, per suggestioni che ci portano ad ammirare i mestieri all’aria aperta, momenti ludici fra musica, balli e sapori, folklore con le feste popolari in costume e altre attività che osservano i luoghi della nostra regione e le persone che lo caratterizzano.
Due gli autori che fanno parte della storia fotografia: Carlo Bevilacqua (Fagagna 1900 – Cormons 1988) che seppe interpretare con la sua poetica la natura e l’individuo. Ogni immagine, in cui la luce gioca un ruolo essenziale, è una narrazione che coglie solo la parte bella di ogni istante del quotidiano; e Tullio Stravisi (Trieste 1922 -2003) autore amatoriale, maestro in camera oscura, che divenne figura di rilievo nel panorama fotografico triestino. Si dedicò prevalentemente al paesaggio e al ritratto, passando nel corso degli anni dal bianco e nero al colore.
Fotografie storiche che abbracciano un lasso di tempo che va dalla metà anni 50 agli anni 80 e che nelle suggestioni si relazionano con quelle degli autori contemporanei di Obbiettivo Immagine, associazione che accoglie a sé un numeroso gruppo di fotografi e che qui propone sette autori.
Il progetto “Questa volta metti in scena…L’Essere” è realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il contributo e la collaborazione del Comune di Monfalcone, del Comune di Grado, della SISSA, della Fondazione K.F. Casali, dell’Unione Italiana e della CAN di Pirano e con la collaborazione del Comune di Trieste, del CRAF, del Kulturni dom Gorica, dell’Associazione Obbiettivo Immagine.
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