GRADO. È con grande tristezza che si apprende della scomparsa della regista Christiane Rorato, avvenuta sabato mattina a Grado, dove possedeva un appartamento nella rinomata Città Giardino, in via Ascoli. Rorato, originaria di un paese vicino a Grenoble, in Val d’Isere, ma friulana d’adozione, aveva 79 anni al momento della sua morte, causata da un arresto cardiaco.
La regista era conosciuta soprattutto per il suo premiato film documentario intitolato “I Dimenticati della Transiberiana”, un lavoro che ha richiesto circa cinque anni per essere completato e che l’ha resa celebre a livello internazionale. Nel film, Rorato ha raccontato le storie di persone che vivono ai margini della società, lungo la ferrovia Transiberiana, e ha messo in luce le difficoltà e le sfide che questi individui affrontano quotidianamente.
Dopo essere venuta in Italia per visitare Rivignano, il paese d’origine del padre, la regista ha scoperto altre realtà regionali, tra cui Aquileia e Grado. Si è immediatamente innamorata dell’ambiente gradese, tanto da decidere di acquistare un appartamento in cui trascorreva le sue estati in compagnia di amiche, gustando le prelibatezze locali.
La morte di Christiane Rorato ha lasciato un vuoto nella comunità del cinema documentaristico, ma anche tra coloro che l’hanno conosciuta personalmente. La regista era una persona molto amata e rispettata, che ha sempre cercato di dare voce alle persone emarginate e di sensibilizzare il pubblico sui temi sociali e umanitari.
Nonostante la sua morte, il suo lavoro continuerà a vivere e a ispirare le future generazioni di documentaristi. La sua passione e il suo impegno rimarranno sempre un esempio di coraggio e di dedizione alla causa dell’umanità.