ROMA – È stato eletto il 267° Pontefice della Chiesa Cattolica: si tratta del nordamericano Robert Francis Prevost, che ha scelto come nome Leone XIV. La sua elezione è avvenuta al quarto scrutinio, una decisione sorprendentemente rapida, avvenuta nel pomeriggio di oggi, giovedì 8 maggio, secondo giorno del Conclave, con una velocità maggiore rispetto all’elezione di Jorge Mario Bergoglio nel 2013.
Un Papa americano per una chiesa globale
Robert Francis Prevost, originario degli Stati Uniti, rappresenta una scelta storica e significativa. Non solo perché è uno dei pochissimi Papi non europei, ma anche per il suo profilo: uomo di grande esperienza pastorale e religiosa, noto per la sua attenzione ai temi della giustizia sociale e della pastorale inclusiva.
Il nome scelto, Leone XIV, richiama alla memoria i Papi riformatori del passato. Una scelta che potrebbe segnare l’inizio di un pontificato incentrato sul rinnovamento spirituale e istituzionale. Il nuovo Papa ha alle spalle un cammino consolidato nelle missioni religiose e nella guida delle comunità, soprattutto in contesti difficili.
La rapidità del conclave e le dinamiche interne
Il fatto che la decisione sia arrivata già al quarto scrutinio rivela un consenso compatto e deciso tra i cardinali. Nella storia recente della Chiesa, elezioni così rapide sono indice di una forte condivisione della linea spirituale e pastorale del candidato.
Questa elezione, inoltre, conferma una tendenza già avviata nel precedente pontificato: l’apertura verso le periferie del mondo e verso figure capaci di leggere il presente della Chiesa in chiave globale.