Nessuna tassa, per quanto ovvio, è percepita in accezione positiva dagli italiani. Ma una, più d’altre, viene mal digerita dai cittadini del Belpaese: l’IMU. Acronimo di “Imposta Municipale Propria”, rappresenta un tributo che i proprietari di immobili devono versare periodicamente. Qualora si possedesse una seconda casa, il calcolo dell’IMU diventa di fondamentale importanza nella gestione economica della medesima.
Nel prosieguo dell’articolo vedremo, nel dettaglio, come si calcola questa imposta e dove è possibile reperire la rendita catastale, un fattore a dir poco prioritario per stabilire l’esatto ammontare dell’importo da dover corrispondere all’erario. Va rimarcato, come noto, che l’IMU è una tassa che non colpisce l’abitazione principale, fatte salve alcune eccezioni stabilite dalla legge.
Cos’è l’IMU, chi deve pagarla e come calcolarla
Questa imposta si applica alle cosiddette “seconde case”, agli immobili di lusso, uffici, negozi e altri fabbricati non destinati ad abitazione principale. Oltre ai proprietari di seconda casa, l’IMU è una tassa che devono pagare anche gli usufruttuari e i titolari di altri diritti reali sugli immobili, oltre ai concessionari di aree demaniali. L’imposta viene versata in due rate: un acconto a giugno e il saldo a dicembre.
Il calcolo dell’IMU richiede la conoscenza di alcuni dati fondamentali. In primis, è necessario essere a conoscenza dell’esatto ammontare della rendita catastale dell’immobile, che rappresenta il valore attribuito al fabbricato al Catasto. Poi, bisogna conoscere il coefficiente di rivalutazione, che varia a seconda della categoria catastale dell’immobile, e l’aliquota comunale stabilita dal Comune in cui si trova ubicato l’immobile.
Come reperire la rendita catastale della seconda casa
Come evidenziato poc’anzi, la rendita catastale è un elemento essenziale per effettuare il calcolo dell’IMU. Esistono diversi modi per conoscerne l’esatto ammontare. Quello “old-style” consiste nel recarsi personalmente presso gli uffici catastali, dov’è possibile ottenere una visura catastale cartacea, operatività che richiede un significativo dispendio temporale e, in qualche caso, dover tornare in un secondo momento per ritirare la propria visura.
Nell’era digitale, tuttavia, internet la fa da padrone. Non tutti sanno che, in pochi e semplici click, è possibile ottenere una visura catastale online nell’arco di pochi minuti, inserendo soltanto i dati catastali dell’immobile o il codice fiscale del proprietario. Questa soluzione è particolarmente adatta a chi vuole evitare inutili attese ed ha necessità di disporre immediatamente della rendita catastale dell’immobile.
Come si paga l’IMU seconda casa
Una volta calcolata l’imposta, è necessario procedere al pagamento della medesima rispettando le summenzionate tempistiche (acconto a giugno, saldo a dicembre). Esistono diverse modalità per assolvere ai propri obblighi nei confronti dell’erario. Il più comune avviene mediante il modello F24, disponibile online e presso gli sportelli bancari e postali.
Il pagamento di questo modulo può avvenire comodamente online mediante l’home banking del proprio istituto, sia tramite pc che smartphone, oppure – per i soggetti poco avvezzi all’utilizzo di strumenti informatici – negli sportelli bancari e postali dislocati lungo tutto lo Stivale, addebitando direttamente il proprio conto corrente o, negli sportelli dove è ancora presente il servizio di cassa, pagando direttamente in contanti.
Cosa succede se non si paga l’IMU
Qualora non si pagasse l’IMU entro la scadenza prevista, si può incorrere in sanzioni e interessi di mora. Tuttavia, in caso di mancato pagamento, è possibile avvalersi del ravvedimento operoso, che offre la possibilità di regolarizzare la propria posizione fiscale con sanzioni ridotte rapportate al tempo trascorso dalla scadenza.
Il calcolo dell’IMU seconda casa, a differenza di quanto pensano molto cittadini, non è poi così complesso, a patto di essere a conoscenza delle giuste informazioni e strumenti grazie ai quali è possibile determinare precisamente l’importo dovuto all’erario.