Friuli Doc è la festa dell’orgoglio di una comunità intera, che fonda i suoi valori sulla famiglia e sul lavoro. Un popolo che grazie a queste solide radici ha saputo affrontare con slancio anche il periodo terribile della pandemia.
È questa la riflessione del presidente del Consiglio regionale, che ha partecipato stasera a Udine all’inaugurazione della ventisettesima edizione della manifestazione.
Parlando a nome dell’intera assemblea legislativa – rappresentata alla cerimonia anche da numerosi consiglieri – il presidente ha voluto sottolineare il significato simbolico di Friuli Doc, che mette in mostra il meglio di una comunità. Un popolo che domenica, in una felice concomitanza con l’ultimo giorno della manifestazione, celebrerà anche la sua storica Fieste de Patrie del 3 Aprile.
Proprio grazie ai suoi valori, ha concluso il presidente, il Friuli ha affrontato di slancio la terza ripartenza, ovvero il post-pandemia. Della vigorosa ripresa economica hanno parlato anche gli esponenti della Giunta regionale. Dopo che l’assessore alle Attività produttive aveva sottolineato il numero record di turisti stranieri, in particolare austriaci, giunti quest’estate in Fvg e a Udine in particolare, il Governatore – concludendo dal palco gli interventi delle autorità – ha attribuito il merito dell’exploit ai cittadini, che hanno messo da parte la paura legata al Covid e hanno continuato a lavorare con impegno. Il presidente della Regione ha voluto sottolineare anche l’importanza del green pass che permette di realizzare manifestazioni come Friuli Doc, invitando i cittadini a vaccinarsi per proteggere se stessi e l’intera comunità.
Le vaccinazioni saranno possibili anche nel bel mezzo della festa grazie a una postazione attiva in sala Ajace, come ha sottolineato il sindaco di Udine, ringraziando la Regione per la collaborazione nell’organizzazione. L’assessore alle Attività produttive del capoluogo friulano ha invece ricordato l’obbligo di green pass, monitorato dai controlli a campione delle forze dell’ordine.
Sono stati poi due testimonial sportivi – la spadista Mara Navarria bronzo olimpico e il pistard Jonathan Milan che a Tokyo ha vinto la medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre, intervistati dalla giornalista Marina Presello – a tagliare il nastro assieme agli amministratori, rivendicando la loro friulanità esportata nel mondo attraverso i successi agonistici.
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