SOTTOMARINA CHIOGGIA (VENEZIA) – Un tragico incidente sul lavoro si è verificato oggi, venerdì 21 febbraio 2025, a Sottomarina di Chioggia, in Viale Marco Polo, dove un giovane operaio ha perso la vita mentre stava lavorando in un cantiere edile. L’incidente è avvenuto intorno alle 11:40, quando un pannello di ferro per getti in opera ha colpito e schiacciato l’operaio, causando il suo decesso nonostante i tempestivi tentativi di soccorso.
I soccorsi: un intervento tempestivo ma inutile
Immediatamente dopo l’incidente, i vigili del fuoco sono intervenuti, giungendo sul posto con il loro distaccamento locale. I pompieri hanno messo in sicurezza il cantiere edile, per evitare ulteriori pericoli. L’intervento di soccorso è stato coordinato con il personale del Suem, che ha prontamente inviato un’ambulanza e, data la gravità della situazione, anche l’elisoccorso.
Tuttavia, nonostante gli sforzi del personale medico, il medico di bordo ha dovuto dichiarare il decesso dell’operaio sul luogo dell’incidente.
L’incidente: un tragico evento sul lavoro
Secondo le prime informazioni, l’incidente è avvenuto durante le operazioni di costruzione, quando un pannello di ferro utilizzato per i getti in opera ha colpito l’operaio. Non sono ancora chiare le dinamiche precise che hanno portato all’incidente, ma le autorità stanno avviando un’inchiesta per determinare le cause e le eventuali responsabilità. Si tratta di una tragedia che mette in luce ancora una volta i pericoli insiti nel settore edile e la necessità di garantire sempre la sicurezza sul lavoro.
La sicurezza nei cantieri: una questione irrisolta
Questo incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza nei cantieri edili, dove purtroppo gli incidenti continuano a verificarsi con una preoccupante frequenza. Nonostante le normative in materia di sicurezza sul lavoro, molti incidenti derivano dalla scarsa attenzione ai rischi o da disattenzioni durante le operazioni quotidiane.
Le indagini in corso cercheranno di fare luce su eventuali negligenze da parte di chi ha la responsabilità della sicurezza nel cantiere, ma intanto resta l’amaro in bocca per una vita spezzata troppo presto.
Molti colleghi e amici si sono uniti al lutto, esprimendo la propria vicinanza alla famiglia e agli amici della vittima.
Morto sul lavoro a Sottomarina (Ve). Toigo (Uil Veneto): Un’altra giovane vita spezzata prematuramente. Non possiamo stare fermi e poi piangere il morto.
“Rabbrividisco dopo aver appreso una terribile notizia: oggi un operaio è morto in un cantiere edile a Sottomarina, nel veneziano. Un’altra giovane vita si è spezzata prematuramente durante l’orario di lavoro, quel lavoro che dovrebbe garantire sicurezza e dignità. Quel lavoro verso cui ci rechiamo il mattino e dal quale dovremmo sempre tornare sani e salvi. E invece oggi, come in altre occasioni, non è successo. E’ triste e frustrante insieme e fa esplodere la rabbia. In queste ore siamo vicini alla famiglia della vittima e auspichiamo che venga fatta piena e totale chiarezza sull’accaduto. Con la Regione Veneto c’è un protocollo impiantato sulla sicurezza che non sta andando avanti. Sono sicuro che solo coi protocolli non si risolvono i problemi, ma non possiamo stare inermi e poi piangere il morto. Come Uil non ci fermiamo con la nostra campagna di “Zero morti sul lavoro”, che ci ha ricordato qualche mese fa come in Italia muoiano un migliaio di persone all’anno e il Veneto fa la sua parte. E’ brutto dirlo, ma sembrano caduti di guerra, innocenti strappati alla vita e alle proprie famiglie. Non è giusto”. Lo ha detto Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto.