EY Barometer: AI nelle imprese italiane balza dal 12% al 46%
Adozione AI in Italia in crescita dal 12% al 46%: produttività, efficienza e nuove sfide tra formazione e governance.
L’intelligenza artificiale (AI) sta rapidamente ridisegnando il panorama imprenditoriale italiano. In appena un anno, l’adozione dell’AI da parte delle imprese è salita dal 12% al 46%, segnando un passaggio decisivo dall’uso sperimentale alla pratica quotidiana. Questo salto è messo in evidenza dall’ultimo rapporto EY Italy AI Barometer, che ha coinvolto oltre 4.900 professionisti in Europa, di cui 539 in Italia. Oggi la maggior parte delle aziende integra strumenti di AI nelle operazioni di routine, con benefici evidenti in termini di produttività ed efficienza dei costi.
L’AI come motore di cambiamento in settori diversi
L’intelligenza artificiale sta trovando applicazione in molti comparti. Nell’energia, nella finanza, nella manifattura avanzata e nella ricerca scientifica, le aziende segnalano miglioramenti concreti in termini di efficienza e redditività. Ad esempio, l’88% delle società finanziarie e l’80% delle imprese manifatturiere avanzate in Italia indicano impatti positivi grazie all’automazione e all’analisi dei dati basata su AI. Anche le realtà legate allo sport notano benefici con strumenti di analisi delle performance potenziati dall’AI.
Diversi settori hanno abbracciato l’intelligenza artificiale per migliorare servizi e operazioni.
Un esempio è rappresentato dai casino online nuovi 2025, che utilizzano tecnologie avanzate per personalizzare l’esperienza di gioco, offrire suggerimenti mirati, rilevare attività fraudolente e garantire assistenza clienti immediata tramite chatbot. Questa tecnologia su misura crea ambienti coinvolgenti e sicuri per i giocatori, dimostrando che i benefici dell’AI vanno ben oltre i settori tradizionali, arricchendo intrattenimento e svago con esperienze interattive intelligenti.
Nel retail, le aziende sono all’avanguardia con applicazioni che consentono shopping personalizzato, gestione ottimizzata delle scorte e un migliore coinvolgimento dei clienti. La sanità sta adottando rapidamente l’AI per diagnosi, monitoraggio dei pazienti e ricerca di nuovi farmaci, con un potenziale risparmio di miliardi di euro e un alleggerimento del carico di lavoro del personale. Le banche, pur muovendosi con cautela, sfruttano l’AI per il rilevamento delle frodi, la gestione dei rischi e l’assistenza clienti, con numerosi progetti che superano le aspettative.
Cosa rivela l’EY Italy AI Barometer
Il Barometro EY sull’AI in Italia offre una fotografia dettagliata dell’integrazione di queste tecnologie nel Paese. Passare dal 12% al 46% di adozione in un solo anno rappresenta un progresso rapidissimo. Circa il 60% delle aziende utilizza già l’AI per attività come la generazione di testi, gli assistenti vocali e i chatbot: strumenti che liberano tempo ai dipendenti e migliorano l’efficienza operativa.
Il top management è in prima linea in questo cambiamento: il 59% ha incrementato l’uso dell’AI, contro il 39% dei dipendenti in generale. Questa differenza evidenzia la necessità di una formazione più diffusa, visto che solo il 23% dei lavoratori ritiene adeguato il training ricevuto. Da notare che il 74% dei dirigenti dichiara di conoscere le policy aziendali sull’etica dell’AI, mentre questa consapevolezza scende al 47% tra i non manager.
I benefici pratici sono chiari. Più della metà dei manager conferma effetti positivi su costi e ricavi. Le imprese italiane nei settori energia, sport e finanza guidano il cambiamento. Restano tuttavia sfide da affrontare, soprattutto in materia di sicurezza dei dati, user experience e controllo dei costi di implementazione. Ostacoli che, però, non cancellano la trasformazione concreta che l’AI sta producendo.
Benefici reali e sfide emergenti
Molte aziende riportano risultati tangibili dall’uso dell’AI. Oltre la metà dei leader d’impresa in Italia segnala riduzione dei costi e aumento dei profitti. La finanza mostra un tasso di impatto positivo pari all’88%, la manifattura avanzata all’80% e la ricerca scientifica al 75%. Questi guadagni derivano spesso dall’integrazione dell’AI in processi chiave come la gestione dei rischi, l’analisi predittiva e la personalizzazione dei servizi.
Cresce però anche la preoccupazione. Il 76% dei dipendenti teme riduzioni occupazionali a causa dell’automazione, soprattutto per i ruoli amministrativi di routine. Tuttavia, molti concordano sul fatto che riqualificare i lavoratori verso funzioni di supervisione e decisionali sia la strada migliore. Il rapporto EY invita le imprese a investire in formazione inclusiva e governance, affinché i benefici dell’AI vengano distribuiti in maniera equa.
Prepararsi al futuro: cultura, formazione e governance
Il futuro non dipende solo dalla tecnologia. Le aziende italiane devono costruire una cultura attorno all’uso dell’AI che comprenda regole etiche e pratiche di governance. Sebbene l’81% dei lavoratori sostenga il futuro AI Act europeo, solo un terzo delle imprese ha implementato valutazioni formali dei rischi legati alle operazioni basate su AI
La formazione è cruciale. L’Italia guida l’Europa con il 64% dei lavoratori che investono in competenze digitali, ma molti giudicano insufficiente la qualità del training ricevuto. Colmare questo divario tra dirigenti e personale è essenziale. L’AI continuerà a evolversi, creando nuove funzioni legate alla supervisione dei sistemi piuttosto che sostituendo l’uomo. Le aziende che integreranno l’AI con regole trasparenti e formazione continua dei dipendenti saranno quelle che prospereranno.
Conclusione
L’EY Italy AI Barometer mette in luce una crescita straordinaria: dal 12% al 46% di adozione in un solo anno. Le imprese italiane in diversi settori registrano maggiore efficienza, riduzione dei costi e aumento dei ricavi grazie all’AI. Dalla finanza alla manifattura fino all’intrattenimento, l’AI sta migliorando l’esperienza personalizzata e le performance operative. Superare le sfide legate alla formazione, alla governance e alle preoccupazioni dei lavoratori sarà la chiave per garantire benefici condivisi. Il futuro dell’industria italiana si sta plasmando oggi, con l’AI che entra stabilmente nell’ambiente di lavoro quotidiano.