BASILIANO – “L’acqua è una risorsa limitata, e per aumentare la superficie agricola è fondamentale ridurne il consumo. I dati mostrano che in Friuli Venezia Giulia abbiamo attualmente 130mila ettari di terreno agricolo utilizzati come decenni fa, mentre il numero delle aziende agricole è in calo. Questo indica che il sistema agricolo sta subendo un cambiamento significativo.”
Queste sono le parole dell’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, durante il convegno “Le nuove frontiere dell’irrigazione nella Pianura friulana”, organizzato dall’Anbi Fvg in collaborazione con la Regione, l’Ersa e il Consorzio di Bonifica pianura friulana. Tra i partecipanti, erano presenti anche Francesco Vincenzi, presidente dell’Anbi nazionale, Rosanna Clocchiatti, presidente del Consorzio di Bonifica PF, e Gino Vendrame, presidente del Consorzio agrario Fvg.
Cambiare cultura, non colture
Zannier ha messo in evidenza la necessità di un cambiamento culturale anziché un semplice adeguamento delle colture al cambiamento climatico: “Non dobbiamo cambiare colture, ma dobbiamo cambiare cultura. La Regione sta promuovendo l’adozione di sistemi irrigui ad alta efficienza, mettendo a disposizione 4 milioni di euro in due anni. Tuttavia, finora abbiamo ricevuto richieste per soli 300mila euro. Questo indica che il cambiamento culturale avviene lentamente. Per questo motivo, la Regione continuerà a investire nell’ammodernamento delle strutture dei consorzi e nell’assistenza tecnica alle aziende, offrendo anche fondi per la transizione da sistemi irrigui a aspersione a sistemi a goccia.”
Dati sull’irrigazione: un’inversione di tendenza
Un’analisi dei livelli di ammodernamento del sistema irriguo regionale ha rivelato dati significativi: nel 2006, il 44% del sistema era a pressione, mentre il 56% era a scorrimento. Oggi, nel 2024, questa situazione si è invertita, con il 61% a pressione e il 39% a scorrimento.
Investimenti strategici per il futuro
Gli investimenti del Consorzio comprendono misure strutturali, gestionali e incentivanti. Tra questi, spicca la realizzazione della Condotta di collegamento dal Lago di Cavazzo tramite il canale Sade, diretta verso il sistema derivatorio del Ledra Tagliamento. Quest’opera, del valore di 105 milioni di euro, è stata inclusa nell’elenco delle opere strategiche nazionali. Il progetto preliminare, avviato nel 2015, ha ricevuto l’adozione definitiva nel 2022, e a giugno 2023 è iniziata la fase autorizzativa, culminata ad ottobre di quest’anno con la prima conferenza dei servizi. Si prevede di concludere il procedimento autorizzativo entro gennaio 2025.
Incentivi per un uso responsabile dell’acqua
In merito alla gestione della risorsa idrica e agli incentivi, il Consorzio e la Regione sono attivamente impegnati a utilizzare i finanziamenti della Programmazione agricola comunitaria (Pac) per incoraggiare il ricorso a colture a basso consumo idrico. Allo stesso tempo, si punta a promuovere comportamenti più virtuosi tra i consorziati, che oggi possono avvalersi di tecnologie avanzate per la programmazione e il controllo dell’irrigazione, contribuendo così a prevenire i picchi di siccità.