“Sistema scolastico e docenti diventano protagonisti della formazione didattica e grazie alla creazione di una rete tra istituti comprensivi, le scuole pordenonesi potranno sviluppare la ricerca e l’innovazione educativa per migliorare l’insegnamento, la qualità degli ambienti di apprendimento e il benessere dell’organizzazione”.
L’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen, ha così delineato gli obiettivi dell’accordo che istituisce una rete provinciale di Istituti comprensivi del territorio di Pordenone, denominata “Rete orientamento scolastico – Istituti comprensivi della provincia di Pordenone”, con capofila l’Istituto comprensivo “Rita Levi Montalcini” di Fontanafredda. Unitamente a Regione e Ufficio scolastico territoriale di Pordenone, l’accordo prevede la realizzazione di un progetto per la formazione dei docenti all’orientamento rivolto alla ricerca e all’innovazione didattica e a promuovere un sistema di opportunità di crescita e sviluppo professionale per tutti gli operatori scolastici e per l’intera comunità scolastica.
“Per la realizzazione delle attività di formazione del personale docente, la rete di istituti comprensivi si avvarrà del supporto della Regione, in particolare del Servizio ricerca, apprendimento permanente e Fondo Sociale Europeo e dell’Ufficio scolastico territoriale di Pordenone. Potranno così essere integrati gli interventi che l’Amministrazione regionale realizza in materia di orientamento educativo, in particolare per quanto concerne le attività di assistenza tecnica alle istituzioni scolastiche” ha specificato Rosolen.
Nel dettaglio, la convenzione prevede che la Regione Friuli Venezia Giulia, tramite il Centro orientamento regionale di Pordenone, provveda a supportare il percorso di formazione sulle azioni orientative; co-progettare e fornire tutoraggio ai laboratori di ricerca-azione rivolti a gruppi docenti per l’orientamento degli istituti comprensivi aderenti alla rete; fornire materiali già predisposti per le attività orientative curricolari a disposizione dei gruppi di lavoro; fornire supporto organizzativo alle attività della rete per promuovere il progetto e replicare le buone pratiche; offrire consulenza sulle attività poste in essere dalla rete, soprattutto in relazione alle problematiche e bisogni formativi che dovessero emergere; realizzare un’attività di monitoraggio e valutazione.
“Il progetto si svolgerà in due anni scolastici, da quest’anno fino al 2023, e porterà alla definizione delle linee guida per una didattica orientativa nonché alla strutturazione di un piano di formazione per i docenti sull’applicazione di questa metodologia e sul cosiddetto ‘pensiero anticipante’. Non mancheranno attività formative e laboratori di ricerca e azione su questi specifici temi” ha concluso Rosolen.
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