PORDENONE – È stato finalmente fermato e arrestato il giovane autore di una lunga serie di reati che, tra il 2015 e il 2019, hanno messo in allarme interi quartieri di Pordenone e comuni limitrofi.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pordenone, su mandato del Tribunale della città, hanno rintracciato e arrestato il 26enne in Largo Cervignano, ponendo fine alla sua lunga latitanza giudiziaria. L’ordinanza di carcerazione è l’epilogo di un percorso giudiziario iniziato diversi anni fa e che si è concluso con una sentenza definitiva.
Il soggetto, A.B.A., classe 1998, disoccupato e originario del Niger, dovrà ora scontare una pena definitiva di 3 anni, 1 mese e 6 giorni di reclusione per dodici furti e un danneggiamento, alcuni dei quali commessi quando era ancora minorenne.
Una scia di furti tra abitazioni, auto e strutture pubbliche
La lunga lista di reati evidenzia un modus operandi ripetuto e variegato. Gli obiettivi erano spesso garage privati, spogliatoi di impianti sportivi, autovetture in sosta, negozi e persino un oratorio. Il giovane, spesso accompagnato da coetanei minorenni, ha messo a segno colpi che andavano dal furto di portafogli e telefoni cellulari fino a tentativi di prelievo fraudolento da sportelli bancomat.
Eclatante il colpo del 23 maggio 2017 allo stadio Bottecchia, dove, dopo aver rubato le chiavi degli armadietti, portò via contanti, orologi, gioielli e smartphone.
Colpi messi a segno anche a Martignacco e Basiliano
L’attività delittuosa non si è fermata a Pordenone. Infatti, il primo furto accertato risale all’11 aprile 2015, quando, nel centro commerciale “Città Fiera” di Martignacco (UD), il giovane rubò una felpa nel negozio “Bershka”. Pochi giorni dopo, il 22 aprile, fu protagonista, insieme a un complice, del danneggiamento di quattro auto parcheggiate a Basiliano (UD), lanciando sassi contro i vetri.
Furti anche in pieno giorno
I furti non avvenivano solo di notte, ma anche in pieno giorno e in luoghi frequentati. Il giovane dimostrava una certa spregiudicatezza: si introduceva nei veicoli, entrava in spogliatoi sportivi durante gli allenamenti o si avvicinava a borse momentaneamente incustodite. Il 27 febbraio 2017, ad esempio, rubò un marsupio con soldi e carte di credito da un cantiere, provando poi, invano, a prelevare denaro presso sportelli automatici.