LAMON (BELLUNO) – Un violento litigio familiare, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri martedì 22 aprile, si è trasformato in una tragedia. A farne le spese, un ragazzo di 17 anni, ucciso dal padre durante un’aggressione scoppiata all’interno dell’abitazione di famiglia, nella frazione montana di Oltra, nel comune di Lamon, provincia di Belluno. Dopo l’assalto, l’uomo si sarebbe tolto la vita con un colpo d’arma da fuoco.
Lite feroce all’origine della tragedia
Secondo le prime ricostruzioni investigative, al centro del dramma vi sarebbe stata una discussione esplosa improvvisamente tra il padre, Vladislav Gaio, 50 anni, e il figlio adolescente. Non è ancora chiaro quale sia stato l’elemento scatenante, ma pare che il confronto sia degenerato in pochi istanti in violenza incontrollata.
Dalle prime analisi della scena del crimine emerge che il giovane sarebbe stato colpito ripetutamente al torace con un coltello. Subito dopo, l’uomo avrebbe preso una pistola da macellazione, usata per infliggersi un colpo letale. Le urla e poi gli spari hanno allarmato i vicini, che hanno dato l’allarme ai soccorsi.
Tensioni covate nel tempo
Quella discussione non sarebbe stata un episodio isolato. Secondo fonti vicine alla famiglia, tra padre e figlio esistevano attriti irrisolti e frequenti scontri, spesso legati a divergenze.
Comunità sotto choc, indagini sulle dinamiche
La comunità di Lamon è attonita di fronte a un evento così lacerante. Gli inquirenti, coordinati dalla Procura, proseguono gli accertamenti per chiarire con esattezza lo svolgimento dei fatti. Al centro delle verifiche c’è proprio la lite, analizzata anche tramite testimonianze e possibili elementi digitali raccolti in casa. Si cerca di comprendere se ci siano tracce scritte, messaggi o segnali che possano spiegare lo stato d’animo del padre nei giorni precedenti.