VENEZIA (DORSODURO) – Un appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro classico: domani, venerdì 6 giugno 2025 alle 20.30, sul palco del Teatro a l’Avogaria va in scena “Le Baccanti” da Euripide, nella rilettura potente e contemporanea firmata da Angelo Callipo. L’allestimento, curato dal Laboratorio “G. Poli”, coinvolge giovani attori e attrici che si confrontano con una delle tragedie più complesse e affascinanti del repertorio greco.
Il conflitto tra ordine e mistero
Ambientata nella Tebe della Sfinge, la tragedia narra lo scontro frontale tra Penteo, re razionalista e custode dell’ordine, e Dioniso, dio del vino, dell’ebbrezza e del disordine. Un conflitto che diventa emblema dell’eterna tensione tra razionalità e istinto, tra ciò che può essere spiegato e ciò che resta nel buio. Le Baccanti, seguaci di Dioniso, si fanno strumento del caos, capaci di sconvolgere le menti e sovvertire le leggi.
Femminilità, potere e caos
Nel lavoro di Callipo, la tragedia si apre a nuovi significati: le Baccanti non sono solo serve di Dioniso, ma donne archetipiche, portatrici di una doppia natura – creatrici e distruttrici, vita e morte. Il loro corpo, “aperto e generativo”, incarna il terrore primordiale dell’uomo verso l’incontrollabile. E in questo intreccio di sangue, passione e mistero, si rispecchiano anche le esperienze delle donne tarantolate del Sud Italia, figure mitiche capaci di attirare l’attenzione di antropologi e psicoanalisti per il loro potere catartico e liberatorio.
Una messinscena moderna per interrogarsi sull’umano
Attraverso continui richiami all’inconscio collettivo e alle contraddizioni dell’animo umano, lo spettacolo si fa viaggio emotivo e filosofico. L’alternanza di impulsi vitali e pulsioni di morte si snoda tra desiderio e vuoto, tra la luce apollinea e l’oscurità dionisiaca, fino a giungere all’essenza stessa del mistero. Un mistero che, come ammoniva Beckett, non lascia scampo: “Siete al mondo, non c’è più rimedio.”
Date e informazioni utili
La prima è in programma venerdì 6 giugno alle ore 20.30, con repliche sabato 7 giugno alla stessa ora e domenica 8 giugno alle 18.00. Lo spettacolo si svolge presso il Teatro a l’Avogaria, in Dorsoduro 1617, Venezia.
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