TRENTINO-ALTO ADIGE – Lutto nel mondo dell’hockey su ghiaccio per la prematura scomparsa di Thomas Commisso, portiere di 41 anni, deceduto improvvisamente ieri, domenica 13 aprile. La notizia della sua morte ha scosso profondamente la comunità altoatesina di cui faceva parte e le squadre con cui ha giocato nel corso della sua carriera. Commisso, uno dei portieri più talentuosi della sua generazione, ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’hockey, sia sul ghiaccio, come giocatore, che fuori, come persona e uomo.
Il ricordo delle squadre in cui ha giocato
Una delle prime a rendere omaggio a Thomas è stata l’HCB Alto Adige Alperia, la squadra che lo ha visto crescere. Il club ha espresso il suo cordoglio, ricordando le 30 partite giocate da Commisso con la maglia biancorossa tra il 2002 e il 2013, con cui ha vinto una Coppa Italia e due Supercoppe italiane. La squadra ha scritto: “Apprendiamo con grande tristezza della sua scomparsa. Tutta la società si stringe alla famiglia in questo momento difficile”. Oltre all’HCB, anche il Caldaro, Settequerce, Val Pusteria, Pergine, Merano e Val di Fiemme hanno reso omaggio al portiere, ricordando il suo impatto sia come sportivo che come persona.
La carriera e il ricordo indelebile
Commisso ha difeso la porta di numerose squadre durante la sua carriera, lasciando un’impronta indelebile, specialmente con il Fiemme, dove ha trascorso due stagioni. Il club ha salutato l’ex portiere con un commosso messaggio sui social: “Thomas ha lasciato un bel ricordo a tanti di noi, anche fuori dal ghiaccio”. La sua morte ha lasciato un grande vuoto nel cuore degli appassionati e dei compagni di squadra, che lo ricorderanno non solo per le sue capacità sul ghiaccio, ma anche per il suo spirito sempre positivo e la sua dedizione al gioco.