I Finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone ed i Funzionari del locale Ufficio delle Dogane hanno rinvenuto e sequestrato 5.400 articoli di coltelleria, prodotti in Cina, falsamente contrassegnati โmade in Italyโ. Denunciato, per violazione dellโart. 517 C.P., il rappresentante legale della societร , parimenti deferita per la responsabilitร amministrativa derivantele dal D.Lgs. nr. 231/2001. Altri 1.600 coltelli, privi delle informazioni obbligatorie sullโorigine dei prodotti e pronti per la vendita, sono stati sequestrati in via amministrativa.
Sviluppando gli elementi emersi negli incontri volti alla comune valutazione dei profili di rischio โ intensificatisi a seguito della stipula di un articolato protocollo dโintesa tra il Comando Generale della Guardia di Finanza e la Direzione Generale dellโAgenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) โ le Fiamme Gialle della Tenenza di Spilimbergo e i funzionari ADM di Pordenone hanno controllato una fabbrica di coltelli maniaghese per verificare il trattamento e la destinazione dei prodotti importati dallโestero.
Le operazioni, condotte nella sede e nellโunitร locale, hanno fatto emergere la detenzione per la vendita di 5.400 articoli di coltelleria riportanti, sulla confezione e sullโetichetta, unitamente al marchio della societร , la dicitura โMade in Italyโ, sconfessata dallโinequivocabile origine estera attestata dalla documentazione contabile e doganale.
Finanzieri e Doganieri hanno, quindi, sequestrato i prodotti e denunciato alla Procura della Repubblica di Pordenone sia il rappresentante legale dellโazienda, per violazione dellโart. 517 C.P. (richiamato dallโart. 4, comma 49, della Legge 24 dicembre 2003 n. 350), che punisce la vendita di prodotti recanti segni mendaci, che la stessa societร , per la responsabilitร amministrativa per fatti-reato derivantele dal D.Lgs. nr. 231/2001.
Sulle confezioni di ulteriori 1.650 articoli, privi dellโindicazione โMade in Italyโ ma anchโessi importati dalla Cina, non sono, invece, state rinvenute le informazioni obbligatorie sullโorigine dei prodotti. Per questi prodotti, sequestrati in via amministrativa, Guardia di Finanza e ADM hanno comminato allโazienda una sanzione da Euro 10.0000,00 a Euro 250.000 per violazione dellโart. 4, comma 49 bis della Legge 350/2003.