TRIESTE – Le ultime rilevazioni sulla qualità dell’aria a Maniago, condotte da Arpa Fvg, non hanno evidenziato criticità significative, nemmeno per quanto riguarda parametri sensibili come diossine e policlorobifenili, sostanze che non rientrano tra quelle strettamente normate. Questi risultati, presentati dall’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro in videocollegamento con il Municipio di Maniago, confermano un quadro già osservato nelle precedenti campagne di monitoraggio nella pedemontana pordenonese, offrendo dati rassicuranti e consolidando la fiducia nelle misure ambientali adottate.
L’ozono rimane la principale preoccupazione
Scoccimarro ha precisato che l’unico inquinante che desta ancora attenzione è l’ozono, che non deriva direttamente da fonti antropiche ma rappresenta una problematica diffusa a livello europeo, legata alle caratteristiche del territorio e ai fenomeni atmosferici.
Qualità dell’aria ottimale in Friuli Venezia Giulia
L’assessore ha definito nel complesso ottimale la qualità dell’aria in regione, sottolineando che le poche criticità esistenti non sono principalmente riconducibili alle attività produttive ma dipendono dalla conformazione morfologica e dagli influssi di aria stagnante proveniente dalla Pianura Padana.
Piano regionale e monitoraggio trasparente
Nel Piano Regionale della Qualità dell’Aria è stata inserita una particolare attenzione agli impatti cumulativi delle fonti emissive nei poli industriali, anche per sostanze non normate, integrando le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Scoccimarro ha evidenziato la volontà di agire con trasparenza e rigore scientifico nei confronti dei cittadini.
Impegni per il futuro
La Regione continuerà a sostenere Arpa con adeguati investimenti in strumentazioni e tecnologie avanzate, per garantire un monitoraggio sempre più preciso e capillare della qualità dell’aria, affinché le decisioni politiche si basino su dati scientifici aggiornati e affidabili.