La Mappa Parlante della Carnia si espande: ora 28 musei raccontati online

TOLMEZZO (UD) - La “Mappa Parlante® della Carnia e dei suoi Musei” si arricchisce ancora, arrivando alla sua quarta edizione con 28 esposizioni e musei aderenti. Un progetto che cresce anno dopo anno, con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale della Carnia in modo accessibile, coinvolgente e multimediale, adatto a ogni fascia d’età.

L'interattività della mappa

Questa originale mappa, disponibile sia in versione cartacea sia online, rappresenta un racconto visivo e narrato del territorio, reso possibile dalla collaborazione tra il Museo Carnico delle Arti Popolari "Michele Gortani" di Tolmezzo, la Rete CarniaMusei, la Comunità di montagna della Carnia e vari partner istituzionali, tra cui la Regione Friuli Venezia Giulia, Federalberghi FVG e PromoTurismoFVG.

28 musei, una narrazione collettiva

Attraverso la piattaforma www.radiomagica.org/smartradio o il QR code sulla mappa, è possibile ascoltare o leggere contenuti ricchi di storie, curiosità e tradizioni, per un’immersione autentica nella cultura carnica. L’edizione 2025 è arricchita dalle voci di sei nuove realtà museali, che portano a 28 il numero delle esposizioni mappate.

Nuove realtà entrano a far parte della mappa

Tra le nuove adesioni spiccano:

• “Segni nel tempo” a Colza di Enemonzo, con testimonianze di vita e antichi mestieri.
• “Il filo dei ricordi” di Forni di Sopra, che racconta l’arte tessile locale.
• La mostra di Lauco sulla filiera del latte e la produzione casearia.
• La mostra di Forni Avoltri sulla Grande Guerra e la vita in trincea.
• La mostra della Pieve di Gorto a Ovaro, con reperti religiosi e la suggestiva Croce Madre.
• Il Museo della Civiltà Contadina di Sappada, autentica finestra sul quotidiano delle famiglie sappadine dell’Ottocento.

Una mappa che parla davvero

Ideata da Fondazione Radio Magica ETS, illustrata dall’artista carnico Adriano Fruch e curata nella versione digitale dal Sasweb Lab dell’Università di Udine, la Mappa Parlante® si conferma uno strumento efficace per promuovere un turismo lento e sostenibile, mettendo al centro la didattica, l’accessibilità e l’esperienza diretta del territorio.