Avvelenati due asinelli della fattoria didattica, la rabbia e la frustazione della titolare
Sgomento e solidarietà attorno alla fattoria didattica: esempio di sostenibilità e attenzione al benessere animale
MONTE TERLAGO (TRENTO) – Un episodio sconvolgente ha colpito nelle ultime ore la fattoria didattica Maso Canova di Monte Terlago, una frazione del comune di Vallelaghi, in provincia di Trento, nella suggestiva omonima valle.
Due asinelli allevati all’interno della struttura sono stati avvelenati. Nonostante l’intervento tempestivo del veterinario, per i due animali non è stato possibile fare nulla.
Lo sgomento della titolare della fattoria
La titolare, Stefania Lusuardi, profondamente scossa, ha affidato ai social un lungo e doloroso messaggio in cui esprime tutta la sua frustrazione e l’amarezza per un gesto che definisce “meschino e incomprensibile”.
Secondo Lusuardi, chi ha colpito lo ha fatto con un intento gravissimo, che non riguarda solo la fattoria, ma un intero modo di intendere l’agricoltura, improntato al rispetto, alla consapevolezza e alla relazione con la natura.
Nel suo sfogo, la titolare ribadisce quanto sia difficile comprendere tanta cattiveria verso una realtà che vuole dimostrare che un modello di gestione rurale diverso, sostenibile e attento al benessere animale è possibile. Maso Canova ha da sempre cercato di trasformare il rapporto tra persone e ambiente, offrendo ai bambini un luogo dove imparare attraverso l’esperienza diretta e restituendo al bosco e al territorio un valore troppo spesso dimenticato.
Parlando delle motivazioni che potrebbero aver spinto qualcuno a un gesto tanto grave, Lusuardi si interroga su quale aspetto del suo lavoro possa aver infastidito: il rispetto assoluto per gli animali? L’impegno a educare nuove generazioni più consapevoli?