Minacce di morte dopo i servizi TV sulla criminalità: parla il giornalista Federico De Ros | VIDEO

Giornalista minacciato: Federico De Ros racconta violenze e libertà di informazione tra coraggio e dedizione.

24 dicembre 2025 09:16
Condividi

UDINE - Minacciato di morte solo per aver svolto il suo lavoro, raccontare il territorio: a Nordest24 parla in esclusiva Federico De Ros. Il giovane giornalista di TV12, ha vissuto giorni difficili, ricevendo minacce pesanti e affronti personali a causa del suo lavoro di cronaca nella zona della stazione degli autobus di Pordenone. Racconta: “La vostra vicinanza mi dà una forza incredibile per andare avanti”.

Minacce e intimidazioni

De Ros ha ricevuto messaggi gravissimi, tra cui l’augurio che morisse di cancro, un segnale preoccupante di quanto il lavoro di informazione possa esporre a pericoli reali. L’interessato e la direzione di TV12 hanno immediatamente presentato denuncia in Questura.

Federico ha realizzato diversi servizi nella zona della stazione degli autobus, documentando episodi di violenza compiuti da bande di giovani. Le aggressioni hanno coinvolto l’uso di armi da taglio e spranghe di ferro, mettendo a rischio non solo l’incolumità dei cronisti, ma anche quella dei cittadini che frequentano la zona. Il lavoro di De Ros ha permesso di portare alla luce una realtà spesso nascosta, evidenziando la necessità di interventi più mirati da parte delle autorità locali.

Vicini alle istituzioni

Il giornalista ha potuto contare sulla solidarietà di varie istituzioni: l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, con il presidente Furio Baldassi, e il Governatore Massimiliano Fedriga, che ha dichiarato: “Si tratta di episodi gravissimi, che colpiscono non solo una persona, ma il principio stesso della libertà di informazione, pilastro fondamentale di ogni democrazia”.

Per De Ros, raccontare la realtà è fondamentale. È essenziale reagire a testa alta e continuare a informare i cittadini. La responsabilità verso chi riceve le notizie è una delle motivazioni principali che spingono il giovane giornalista a perseverare, nonostante le difficoltà.

Collaborazione con le forze dell’ordine

Il giornalista conferma che sono in corso aggiornamenti con le forze dell’ordine per garantire la sicurezza, ma sottolinea anche come la sua vita è cambiata: “Non devo essere solo, devo essere accompagnato in certe situazioni”.

Sin da quando ha dichiarato: “Voglio fare il giornalista”, Federico De Ros ci racconta che ha affrontato momenti difficili, come il corteo pro-Pal del 14 ottobre, in cui anche altri reporter, tra cui Davide Albini Bevilacqua e una collega di Rainews24, sono stati feriti. L’emozione più grande del suo lavoro resta il contatto con le persone e la possibilità di raccontare storie che contano per la comunità.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail