Liste di attesa, prestazioni ambulatoriali, monitoraggio sull’organico ospedaliero, prospettive per la gestione efficace della sanità e risposte concrete ai cittadini. E dito puntato alla risoluzione delle maggiori criticità: pneumologia, cataratta, ortopedia e assistenza domiciliare alla disabilità.
Questi i temi trattati nella riunione convocata dal Sindaco Anna Maria Cisint con dirigenti e personale di fiducia del Distretto Sanitario Basso Isontino cui appartiene Monfalcone.
Il 90% delle prestazioni prenotate in Asugi vengono evase entro i termini massimi di attesa previsti da legge: breve (B) 10 giorni; 30 differita(D); 120 programmata (P).
“Questa è la rassicurazione più importante ottenuta, si è ripreso a dare risposte ai cittadini e ci si prende cura anche di tutti i pazienti No-Covid che nel periodo di massima pandemia hanno sofferto la latitanza delle strutture assistenziali”. “Un virtuosismo per il quale il nostro distretto si distingue anche a livello regionale, segnando un primato nell’evasione delle prestazioni”, così il sindaco Cisint a margine dell’incontro fortemente voluto per analizzare la situazione sanitaria ad oggi.
“L’atteggiamento virtuoso del nostro Distretto ha consentito -grazie al lavoro dei medici e della disponibilità dell’organico- di recuperare le prestazioni di specialistiche ambulatoriali sospese durante il lock-down 2020 (dal 16 marzo al 4 maggio 2020) e quelle accumulatosi”.
Al 4 maggio 2020, con la ripresa delle attività, oltre al recupero delle prestazioni in sospeso, si verificava anche l’allungamento della durata delle prestazioni per consentire il distanziamento sociale ed evitare il sovraffollamento.
Al 31 maggio risultavano da programmare 5299 prestazioni con priorità D per Gorizia-Monfalcone; 7678 prestazioni P e 11 mila 237 prestazioni tipo laboratori e controlli. Numeri velocemente scesi già il mese successivo che cominciava a registrare un importante calo nelle attese: 1989 prestazioni D, 5206 P, 4899 controlli.
A luglio Asugi ha stabilito di potenziare il numero di medici per lo svolgimento di prestazioni per l’abbattimento dei tempi di attesa (TDA) nelle specialistiche maggiormente collassate: in oculistica, dermatologia, neurologia ed endocrinologia. Per le altre branche si è ritenuto di procedere ad una riorganizzazione interna delle agende, con un incremento delle attività nelle sedi distrettuali, associato ad un aumento di prestazioni da parte delle strutture private accreditate.
Con novembre 2020 si registra un visibile miglioramento dei tempi di attesa anche se si riconferma il peggioramento della branca di pneumologia e spirometria, riconducibile alla ripresa della pandemia dopo il periodo estivo e alla razionalizzazione delle risorse di personale per far fronte ai ricoveri covid. Criticità che permane tutt’oggi.
“Nel periodo luglio-dicembre si evidenzia un miglioramento nella maggior parte delle prestazioni ottenuta mediante l’assunzione di personale, il ricorso a risorse aggiuntive e alla creazione di percorsi dedicati”, riassume il Sindaco Cisint, ricordando che in tutto il periodo pandemico anche di massima punta, il Crua non ha mai chiuso, “con grandi sforzi ha sempre proseguito l’attività”.
Oltre al visibile miglioramento nell’andamento delle liste di attesa, l’incontro di oggi ha confermato la necessità per l’Ospedale di Monfalcone di ulteriore implementazione dell’organico medico e infermieristico, nonostante l’inserimento positivo di due unità in oculistica e in ortopedia.
Il Sindaco Cisint nel rinviare la riunione a qualche mese, per un feedback di controllo ulteriore sull’andamento delle prestazioni sanitarie – come solita fare nei settori prioritari della gestione della Città-, ha sollecitato un’apertura più ampia delle sale operatorie e richiesto l’incentivazione dell’assistenza domiciliare alle persone con disabilità. Chiedendo anche di fare il possibile per aggiungere nuovo personale infermieristico a settembre all’apertura delle graduatorie.
Con determinazione il Sindaco ha chiesto la risoluzione delle situazioni più critiche quali le lunghe attese per le visite pneumologiche e gli interventi alla cataratta che richiedono tempi di attesa fino ad un anno, poco inferiori le visite ortopediche.
Problematiche per le quali il Sindaco ha chiesto un intervento risolutivo e urgente per consentire a tutti di esser visitati in tempi di normale accettazione d’attesa ed evitare che la soluzione sia rivolgersi al privato “perché non è la risposta adeguata per il sistema sanitario pubblico”.
La disabilità e l’assistenza domiciliare delle persone non autosufficienti resta una delle tematiche più critiche da risolvere nel panorama italiano, in questo contesto non positivo rientra anche l’Asugi.
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