Diana morta a 49 anni, parla il figlio Nicolò: «Ho cercato di salvare mamma. Qualcuno l’ha aggredita»

Diana Canevarolo muore a 49 anni a Torri di Quartesolo. Indagini aperte, parla per la prima volta il figlio Nicolò.

18 dicembre 2025 16:23
Diana morta a 49 anni, parla il figlio Nicolò: «Ho cercato di salvare mamma. Qualcuno l’ha aggredita» - A destra l'intervista a "Dentro la Notizia"
A destra l'intervista a "Dentro la Notizia"
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TORRI DI QUARTESOLO, (VICENZA) - Diana Canevarolo, 49 anni, è stata trovata senza vita nelle prime ore del mattino del 4 dicembre nel cortile della propria abitazione a Torri di Quartesolo, riversa in una pozza di sangue davanti ai garage della palazzina. Trasportata all’ospedale berico, le condizioni erano apparse critiche: i medici hanno certificato la morte cerebrale, seguita dalla dichiarazione ufficiale del decesso al termine del periodo di osservazione previsto.

Le parole del figlio

A Dentro la Notizia Nicolò, il figlio diciottenne di Diana Canevarolo, parla per la prima volta dopo la morte della madre. Il ragazzo racconta di essere stato svegliato dal padre quella mattina e di aver trovato la madre priva di sensi. Subito è stata chiamata l’assistenza sanitaria. Nicolò ha tentato di soccorrerla, mettendo in pratica le manovre di pronto soccorso apprese a scuola, controllando il respiro e liberando la trachea.

Il massaggio cardiaco e l’arrivo dei soccorsi

Il figlio e il padre hanno eseguito insieme il massaggio cardiaco, alternandosi fino all’arrivo dei paramedici. Nicolò sottolinea la fatica dell’intervento, ma anche i tentativi di mantenere attiva la respirazione della madre.

Dopo il ricovero e le promesse alla madre

Dopo il ricovero della madre, Nicolò ha partecipato a interrogatori non come indagato. Racconta di averle parlato e coccolata, e di averle fatto promesse per il futuro, tra cui l’apertura di un ristorante in suo nome.

Indagine e ipotesi di omicidio

Secondo Nicolò, l’evento sarebbe stato causato da qualcun altro: "Ho subito pensato che è stato qualcuno, non so chi, non so perché". A chiarimento, esclude qualsiasi responsabilità del padre.

Rapporti familiari e contesto

Il ragazzo descrive il rapporto tra i genitori come segnato da litigi normali, ma negli ultimi tempi in fase di riavvicinamento grazie a un progetto lavorativo comune. Nicolò respinge le dichiarazioni dello zio, spiegando che non era presente nei rapporti quotidiani con la madre e con la famiglia.

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