CAMPAGNA LUPIA (VENEZIA) – Il caso di Roberta Scantamburlo, trovata senza vita nella sua casa di Campagna Lupia nel marzo 2023, continua a suscitare dubbi. Sebbene l’autopsia inizialmente avesse suggerito la possibilità di un suicidio, la presenza di segni sospetti sul corpo della donna, in particolare alcune ecchimosi, ha riaperto la questione.
Gli elementi emersi potrebbero cambiare il quadro delle indagini
Sono stati presentati nuovi dettagli relativi alle condizioni del corpo di Roberta. In particolare, il medico legale ha segnalato la presenza di ecchimosi in zone del corpo che potrebbero essere state causate da un intervento esterno. Tali segni potrebbero suggerire che la donna sia stata trasportata e posizionata sul letto dopo la morte, ipotesi che implica la presenza di un altro individuo al momento del decesso.
La questione dell’archiviazione e la possibile riapertura del caso
Nonostante l’ipotesi di suicidio fosse supportata dall’autopsia iniziale, gli sviluppi successivi e i nuovi elementi hanno portato a chiedere la riapertura delle indagini. La decisione finale sulla riapertura del caso è ancora pendente, mentre si attendono ulteriori sviluppi.