UDINE – Nella giornata di mercoledì 2 ottobre, si è spento serenamente don Adolfo Comello, sacerdote che avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 23 novembre. La sua vita è stata dedicata al servizio della Chiesa udinese, che ha accompagnato con dedizione e passione per 64 anni di sacerdozio. Le esequie si svolgeranno venerdì 4 ottobre nella chiesa parrocchiale di Blessano, alla presenza dell’arcivescovo mons. Riccardo Lamba.
Un percorso di servizio e dedizione
Nato nel 1934 a Reana del Rojale, don Comello fu ordinato sacerdote nel 1960 dall’arcivescovo mons. Giuseppe Zaffonato. Iniziò il suo ministero come cappellano a San Daniele del Friuli, per poi trasferirsi a Pagnacco, dove rimase fino al 1965. La sua carriera lo portò quindi nel Canale del Ferro, dove servì diverse comunità, tra cui Dordolla, prima di diventare parroco a Chiusaforte nel 1969.
Durante il suo ministero, visse in prima persona la tragedia del terremoto del 1976, un evento che segnò profondamente la comunità locale. Nonostante le avversità, mantenne forti legami con i parrocchiani che si erano rifugiati a Lignano, e nel 1988 iniziò a servire come cappellano presso le “colonie” balneari di questa località, dove rimase per cinque anni.
Un amore per la montagna e la musica
Don Comello non dimenticò mai la sua amata montagna friulana. La comunità di Chiusaforte, riconoscente per il suo instancabile impegno, gli conferì nel 2019 la cittadinanza onoraria. «Ha vissuto fra la popolazione con semplicità ed umiltà – si legge nelle motivazioni del comune montano –, ispirando il suo impegno spirituale e sociale con particolare riguardo alle giovani generazioni».
Appassionato di musica, spesso si dedicava al pianoforte, portando gioia e serenità a chi lo circondava. Nel 1994, ritornò nel cuore del Friuli, collaborando nelle parrocchie del comune di Basiliano e servendo in particolare la comunità di Blessano fino alla sua morte.
Il ricordo di un sacerdote speciale
La scomparsa di don Adolfo Comello lascia un vuoto incolmabile nelle comunità che ha servito con dedizione. La sua figura rappresentava un faro di speranza e guida spirituale, specialmente nei momenti di difficoltà. La celebrazione delle sue esequie sarà un momento di grande raccoglimento e gratitudine per una vita dedicata al servizio degli altri.
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