Campoformido ha ospitato ieri sera uno spettacolo teatrale intitolato “NOMEOLVIDES, non ti scordar di me”, nella sala polifunzionale del comune, gremita. L’evento è stato organizzato in collaborazione con CulturaNuova.
In un gesto toccante, la compagnia teatrale ha ricordato tutte le vittime di femminicidio dell’ultimo anno, posando un biglietto con il loro nome su ogni poltrona della sala. Questo atto simbolico ha intensificato l’impatto emotivo dello spettacolo, collegando la tragica storia delle sorelle Mirabal alla lotta attuale contro la violenza sulle donne.
La serata è stata “inaugurata” con i saluti ufficiali dell’amministrazione comunale. Il sindaco Massimiliano Petri ha aperto l’evento con un caloroso benvenuto e una breve introduzione che ha premesso lo spettacolo, sottolineando l’importanza della memoria e del ricordo nella lotta per la giustizia e la libertà. Anche la consigliera comunale con delega alle pari opportunità, Barbara Baccheti, ha rivolto un saluto, evidenziando l’impegno del comune nell’affrontare tematiche di uguaglianza e diritti umani.
Lo spettacolo ha ripercorso la storia delle sorelle Mirabal, figure emblematiche nella lotta alla dittatura militare di Trujillo nella Repubblica Dominicana. La narrazione ha evidenziato non solo il loro coraggio e la determinazione nel combattere per la libertà, ma anche la loro umanità, presentando un ritratto intimo e familiare che ha superato le avversità del tempo.
Dal 1930 al 1961, il regime di Trujillo ha segnato profondamente la storia del paese, ma la morte delle Mirabal il 25 novembre 1960 è stata fondamentale per scatenare gli eventi che hanno portato all’eliminazione del dittatore nel maggio del 1961. L’evento teatrale ha sapientemente intrecciato dramma personale e collettivo, mostrando come la lotta delle Mirabal non sia stata vana ma un lascito di resistenza.
La sala piena ha risposto alla fine con un lungo e commosso applauso, durato diversi minuti, testimoniando l’intensa partecipazione emotiva degli spettatori. Le esibizioni hanno suscitato profonda empatia e riflessione, sottolineando l’importanza di non dimenticare le figure che hanno sacrificato la loro vita per la libertà e la giustizia.
La rappresentazione ha quindi non solo educato il pubblico sulla storia dominicana, ma ha anche rafforzato il messaggio universale di lotta e resistenza contro le ingiustizie. Un appuntamento culturale che ha lasciato un’impronta significativa nella comunità di Campoformido, dimostrando ancora una volta il potere unificante e liberatorio dell’arte.