VERONA – Dall’alba del 19 gennaio, i Finanzieri del Comando Provinciale di Verona, con il supporto dei Baschi Verdi di Milano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 indagati appartenenti a un sodalizio criminale internazionale. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha portato alla confisca di circa 83 chilogrammi di cocaina, 103 chilogrammi di hashish e 170.000 euro in contante. Il traffico di stupefacenti, che coinvolgeva paesi europei come Belgio e Paesi Bassi, aveva come destinazione finale l’Italia, dove la merce veniva distribuita in particolare nelle piazze veronesi e milanesi.
Le modalità del traffico e la rete di distribuzione
La cocaina veniva trasportata da veicoli modificati con doppifondi sofisticati, mentre l’hashish veniva occultato in involucri di prodotti dolciari, come barrette di cioccolato e biscotti, per evitare il rilevamento durante i controlli. Una volta giunto in Italia, lo stupefacente veniva stoccato in due garage nell’hinterland milanese, da dove partiva per la distribuzione. Il sistema di trasferimento dei fondi, basato sulla rete “hawala“, permetteva di spostare denaro in modo veloce e sicuro tra diversi Paesi, senza lasciare tracce nei circuiti bancari ufficiali.
L’inizio delle indagini e il contributo delle Forze dell’Ordine
Le indagini erano iniziate dopo un arresto avvenuto nel settembre 2023, quando un corriere marocchino era stato sorpreso con 16 chilogrammi di hashish. Durante l’arresto, il giovane aveva tentato una fuga spericolata, mettendo in pericolo la vita degli agenti. Questo episodio ha dato il via a una serie di operazioni investigative che, grazie a intercettazioni e pedinamenti, hanno permesso di ricostruire l’organizzazione criminale e portare all’arresto di numerosi membri del gruppo.
Un’operazione che coinvolge il narcotraffico internazionale
L’organizzazione smantellata appartiene alla rete criminale nota come Mocro-Mafia, composta da nordafricani e attiva nel traffico di stupefacenti su larga scala. L’intervento delle Forze dell’Ordine ha smantellato un’importante rotta di traffico, con risvolti anche sul piano economico, dove i proventi del crimine venivano trasferiti tramite un sistema informale che rendeva difficile il tracciamento del denaro. Nel marzo 2024, ulteriori operazioni hanno portato al sequestro di ingenti somme di denaro e lingotti d’oro.