TRIESTE – Un noto salone da parrucchiere in via Mazzini a Trieste è finito sotto la lente d’ingrandimento delle autorità dopo un’ispezione condotta congiuntamente da Carabinieri, Ispettorato del Lavoro e Polizia locale.
L’attività è stata oggetto di una verifica approfondita che ha fatto emergere gravi inadempienze in materia di sicurezza sul lavoro.
Durante l’accertamento, è emerso che il titolare non aveva inviato due lavoratori alla visita medica obbligatoria, come previsto dalla normativa vigente in materia di tutela della salute nei luoghi di lavoro. Questo tipo di controllo, infatti, è essenziale per garantire che i dipendenti svolgano le proprie mansioni in sicurezza e senza rischi per la salute.
Titolare del salone denunciato
L’omissione è stata considerata particolarmente grave dalle autorità competenti, che hanno proceduto con la denuncia in stato di libertà del responsabile dell’attività. La mancata sorveglianza sanitaria non è considerata solamente un’irregolarità formale, bensì rappresenta un potenziale pericolo per i lavoratori e per i clienti del salone.
Mancata custodia del documento di valutazione dei rischi
Oltre alla sorveglianza sanitaria, gli agenti hanno riscontrato l’assenza del documento di valutazione dei rischi (DVR) all’interno del locale. Questo documento è uno strumento obbligatorio che ogni datore di lavoro deve redigere e aggiornare, contenente l’analisi dettagliata dei pericoli presenti in azienda e le misure adottate per prevenirli.
L’assenza del DVR costituisce una violazione rilevante della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, per la quale è prevista una sanzione amministrativa.
La multa complessiva, comprensiva delle varie irregolarità, ha raggiunto i 3.800 euro.