Picchia un connazionale con una bottiglia: arrestato 28enne pakistano irregolare
UDINE. Personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Udine ha tratto in arresto nella serata di martedì un cittadino pakistano che nel pomeriggio aveva aggredito u...
UDINE. Personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Udine ha tratto in arresto nella serata di martedì un cittadino pakistano che nel pomeriggio aveva aggredito un suo connazionale in un parco cittadino, colpendolo al volto otto volte.
Poco dopo le ore 15
gli agenti delle Volanti si sono precipitati al parco Martiri delle Foibe dove
era stata segnalata l’aggressione di un uomo. Mentre gli equipaggi
raggiungevano il parco, il coordinatore capoturno attraverso la visione delle
immagini dell’impianto di videosorveglianza cittadina, in Sala Operativa,
poteva appurare che qualche minuto prima due uomini, seduti su una panchina,
iniziavano a litigare ed uno dei due colpiva violentemente l’altro al capo per
ben otto volte, anche con una bottiglia, nonostante la vittima giacesse a terra
ormai indifesa e poi si allontanava. Gli agenti giunti sul posto riuscivano a
rintracciarlo ma questi, un cittadino pakistano 28enne irregolare sul
territorio nazionale, si dava a precipitosa fuga: rincorsolo, i poliziotti
riuscivano dopo una breve colluttazione a bloccarlo e portarlo in Questura per
il prosieguo degli atti.
La vittima, altro
cittadino pakistano, veniva soccorsa dal personale sanitario intervenuto e
veniva poi refertata con 10 giorni di prognosi per una frattura delle ossa
nasali e diversi punti di sutura al mento ed al capo.
L’aggressore veniva
quindi arrestato, deferito all’Autorità Giudiziaria competente per le lesioni
cagionate allo straniero ela resistenza opposta agli agenti intervenuti e
condotto in carcere.
Nella mattinata
odierna, dopo la convalida dell’arresto, il G.I.P. ha disposto per l’uomo la
misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Udine.
Subito dopo in Questura, stante l’irregolarità della sua posizione in Italia, allo straniero veniva notificato un decreto di espulsione con contestuale ordine del Questore ad abbandonare il territorio nazionale entro sette giorni.
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