Piemonte, verso il ritorno delle slot nei bar: aumenta il rischio ludopatia?
Gli ultimi due anni, nel settore dell’intrattenimento, sono stati all’insegna del cambiamento. In particolare se si parla di gioco online, in verità in forte ascesa già dai tempi precedenti alla pande...
Gli ultimi due anni, nel settore dell’intrattenimento, sono stati all’insegna del cambiamento. In particolare se si parla di gioco online, in verità in forte ascesa già dai tempi precedenti alla pandemia ma esploso con essa. Le restrizioni che hanno caratterizzato 2020 e 2021 hanno portato ad un aumento di nuove registrazioni nei casinò e al boom di diverse categorie di gioco, in particolare delle slot machine online.
Di questo e tanto altro ha parlato, in tempi non sospetti, Manuela Ferrero, responsabile del progetto di prevenzione della patologia da gioco d’azzardo, promosso dall’ASL CN2 di Alba-Bra e dal consorzio Cis, in Piemonte. Tema della discussione anche e soprattutto il repentino aumento del gioco online, coi rischi ad esso associati. La Ferraro ha spiegato così che i nuovi dati mostrano un esponenziale aumento dei giocatori under 35, soprattutto di controparte femminile. A da sé che molte persone sviluppino, senza nemmeno accorgersene, dipendenze nel gioco virtuale.
I numeri sono del tutto simili alla situazione del gioco fisico: una problematica che non va ignorata. Il lockdown del 2020 ha avuto, su un campione di giocatori, un risultato positivo in termini di dipendenza. Salvo poi ritornare alla situazione di partenza una volta che il gioco online ha sostituito quello fisico. Ed invece, nelle sedi in cui si gioca, qual è la situazione? Anche su questo la Ferrero non ha dubbi: in Piemonte la legge 2016 contro il GAP ha portato alla diminuzione dei rischi.
La nuova legislazione va però a favorire la diffusione dei dispositivi, poiché riduce lo spazio entro cui non si possono installare apparecchi da gioco. Preoccupazione aumentata, per questo, poiché potrebbe portare ad una moltiplicazione delle dipendenze. Grosse novità invece sui bar, che potranno reinstallare le slot machine nei propri locali. Maurizio Marello, ex primo cittadino di Alba e consigliere regionale, ha parlato della situazione. Anche per Marello la legge regionale di cui sopra è a tratti ambigua: la stessa aveva spinto i bar all’eliminazione degli apparecchi da gioco.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha provato in tutti i modi a migliorarla, affidandosi al fatto che esiste un solo registro per gli operatori, il RIES, che include anche i bar tra gli operatori, assieme a tabaccai e sale scommesse. I bar dunque potranno reinstallare le slot, rimosse dalla normativa del 2016. Per il Piemonte si va verso un aumento di 13-14mila unità di apparecchi da gioco. Un problema per il rischio aumento delle ludopatie.