VENEZIA – Parte dal Veneto un progetto innovativo che coinvolge la raccolta e il riciclo delle scarpe usate dei postini del Nord Est, destinato a creare aree gioco sicure e sostenibili per i bambini. Le calzature, provenienti dai centri di smistamento di Venezia, Padova e Verona, saranno trasformate in pavimenti antitrauma, favorendo non solo il riuso ma anche la creatività dei dipendenti di Poste Italiane.
Un’iniziativa green
Il progetto, denominato “Scarpa vecchia fa buon gioco”, è emerso grazie a “Insieme 2024 Sustain & Innovate”, un contest lanciato da Poste per raccogliere idee dai lavoratori su innovazione e sostenibilità. Otto dipendenti da diverse località hanno concepito l’idea di riciclare le scarpe antinfortunistiche dei portalettere, trasformandole in piastrelle antitrauma per le aree gioco. Combinando professionalità e creatività, sono riusciti a integrare questo processo nella logistica aziendale.
Il ciclo di vita delle calzature
Lo slogan dell’iniziativa, “Prima ci camminavi dentro, ora ci cammini sopra”, riassume perfettamente il concetto alla base del progetto. Ogni due mesi, le scarpe raccolte nei centri logistici di Poste vengono trasportate al Centro di smistamento della corrispondenza di Ancona, dove un’azienda specializzata, ESO, si occupa del loro riciclo. Grazie a questo processo, le calzature vengono trasformate in trucioli di gomma, utilizzati per realizzare mattonelle antitrauma ad incastro.
Un passo verso l’economia circolare
Scarpa vecchia fa buon gioco rappresenta un esempio di economia circolare, contribuendo alla sostenibilità ambientale. Ogni anno, il progetto ricicla 25.000 paia di scarpe, riducendo l’impatto ambientale delle discariche. Poste Italiane ha scelto di collaborare con l’unica azienda in Italia specializzata nel riciclo delle calzature, puntando a un futuro più sostenibile.
Impegno per la transizione verde
Questa iniziativa si inserisce nel contesto della transizione verde, un impegno di Poste Italiane per ridurre le emissioni nette di CO2 entro il 2050. L’azienda mira a raggiungere zero emissioni di gas serra entro il 2030, anticipando di vent’anni gli obiettivi europei. Con il contributo dei propri dipendenti, Poste Italiane si propone di sviluppare idee innovative nel campo della sostenibilità.