Con una partecipata assemblea pubblica in sala consiliare, il sindaco Claudio Grosso e l’assessore all’urbanistica Stefania Borga, insieme ai progettisti dello Studio Terre, hanno presentato alla cittadinanza il “Documento strategico per la città di Quarto d’Altino”. Si tratta del documento con cui l’Amministrazione comunale delinea un progetto ambizioso, che guarda allo sviluppo urbano, sociale ed economico del territorio, con l’obiettivo di valorizzare Quarto d’Altino e le sue frazioni, migliorare la qualità della vita e rafforzare la coesione tra luoghi e persone.
«È il documento programmatico che esplica come l’Amministrazione comunale vede il futuro del paese», spiega il sindaco Grosso, «Sarebbe stata mia volontà metterlo a punto fin dal momento del nostro insediamento, nel 2016; ma prima dovevamo consolidare e superare delle situazioni diventate insostenibili e d’interesse per la collettività e senza il lavoro passato non sarebbe stato possibile pensare al futuro ovvero “una casa si comincia dalle fondamenta, non mettendo il vaso di fiori sopra il tavolo del soggiorno”. Penso alla sistemazione delle strade, alla realizzazione di infrastrutture come la rete di piste ciclabili, alla manutenzione del patrimonio comunale e delle scuole, la sistemazione del sociale, la rete dei trasporti pubblici con il bus fino a Mestre, la valorizzazione di Altino etc. Adesso, con un bilancio solido e avendo anche finito di pagare al 31/12/24 undici mutui, possiamo guardare al futuro con atteggiamento positivo, gestendo la cosa pubblica “come il buon padre di famiglia”. È per tale ragione che il documento strategico di sviluppo per la città arriva in questa fase. Il documento è la traduzione di un percorso che abbiamo già avviato fin dal 2016, adesso potremo iniziare a utilizzare i fondi a disposizione in investimenti concreti e reali. Con questo documento, gettiamo le basi economiche e progettuali perché Quarto d’Altino possa continuare ad avere una crescita esponenziale costante, soprattutto sostenibile e a misura d’uomo, con un paese che preserverà le proprie caratteristiche e valorizzerà quelle che sono state dimenticate e si presenterà nel palcoscenico metropolitano come un paese dall’alta qualità di vita, del benessere fisico e dall’elevata vivibilità. Un paese che possa guardare al futuro facendo sempre passi in avanti, ma al contempo rispettando le sue radici».
I progettisti hanno illustrato la visione d’insieme del documento, il quale si basa sui tre pilastri identitari del paese, che sono anche i capisaldi del suo sviluppo: Quarto unica, abitale e accessibile. Quarto unica come cerniera geografica, come città archeologica, ma anche città d’impresa grazie alla rilevanza delle sue zone produttive e artigianali; Quarto accessibile come hub infrastrutturale, con l’autostrada, la stazione ferroviaria, il trasporto su gomma, come porta di accesso al Sile e la rete di itinerari ciclabili; Quarto abitabile con il suo carattere ambientale/paesaggistico di vivibilità di paese, con i suoi servizi e accessibilità di scala metropolitana e il suo ampio bagaglio culturale e storico. Ma, accanto alla visione generale, il documento fissa degli interventi molto concreti.
IL CENTRO DIFFUSO E LA PIAZZA LINEARE
Quarto d’Altino soffre da sempre la mancanza di una piazza centrale, di un centro in cui riconoscersi. Il documento sviluppa il concetto di una piazza diffusa e un centro espanso. «Purtroppo Quarto deve fare i conti con due cicatrici che sono la viabilità principale che taglia il paese. Guardando alla geografia del territorio», analizza il sindaco Grosso, «la soluzione che abbiamo individuato per Quarto è quella di una piazza diffusa. Abbiamo tracciato un raggio che, avendo come centro il municipio vecchio, individui le zone dove si può arrivare nell’arco di 10 minuti a piedi. Ne è venuto fuori che il centro non è una singola piazza, ma sono più singole piazze, quindi la piazza diffusa; composta dal Municipio vecchio, via Stazione, Via XXV Aprile e piazza Cavour, Via Leopardi fino a Piazza del Donatore e per finire a nord con Via Pio X fino a Piazza vecchio Passo». Questa piazza lineare ha come suoi estremi il parcheggio zona Perencin, la stazione ferroviaria che potrà essere una porta d’accesso al paese ospitando anche un hub multifunzionale, il nuovo parcheggio in zona stadio. Per creare il fulcro di questa piazza diffusa, è prevista la pavimentazione rialzata con sanpietrini (in estensione di quella già esistente) di tutta l’area compresa tra il municipio vecchio, la chiesa, l’attuale municipio e l’area ex Perazza, di cui è già iniziata la riqualificazione. Nel Piano triennale delle opere pubbliche è stato inserito il rifacimento completo di via Stazione. A cui si collega anche la volontà dell’Amministrazione di prendere in mano la questione del futuro dell’ex centrale Enel. «Abbiamo avviato un dialogo con la proprietà privata perché diventi un’area a disposizione pubblica. L’idea è di recuperarla come edificio storico e spostarci la biblioteca che si affacci a una nuova piazza. Abbiamo bisogno di tornare a riscoprire e valorizzare gli elementi storici e identificativi del paese», aggiunge Grosso.
IL MUNICIPIO RITORNA ALLE ORIGINI
Una vera rivoluzione per Quarto d’Altino sarà il progetto che l’Amministrazione intende sviluppare per riportare il municipio interamente nella sua vecchia sede. Attualmente gli uffici comunali sono dislocati in due edifici, tra la vecchia e la nuova sede municipale. «Avere due sedi comporta diverse problematiche», chiarisce il sindaco, «Vi è la difficoltà di mantenere due sedi in termini di consumi e manutenzione, ma anche di gestione della produttività del personale. Ma soprattutto l’edificio del nuovo municipio, in realtà, non era nato per questa funzione e quindi risulta inadeguato a essere sede municipale. Per questa ragione, anche a seguito della decisione di partecipare al bando per l’acquisto dell’ala vecchia del municipio che in passato era stata venduta a una banca, possiamo guardare con ottimismo al fatto di poter tornare alle origini. Torniamo a casa».
L’AREA EVENTI E IL BRAND TURISTICO DI QUARTO D’ALTINO
Un altro progetto inserito nel documento strategico e su cui l’Amministrazione comunale è già in avanzata fase di realizzazione riguarda la possibilità di dotare Quarto d’Altino di un’area per ospitare eventi e manifestazioni pubbliche. Una necessità di cui si parla da molti anni. A tal fine, il sindaco ha chiesto ad Autostrade Alto Adriatico di poter ottenere in concessione l’area dello svincolo dell’ex casello autostradale. Dalla società autostradale è già arrivato l’assenso, con l’invio della relativa convenzione, che adesso sarà inoltrata al ministero dei Trasporti, a cui compete il via libera definitivo. L’area eventi così individuata nell’ex piastra del casello potrà beneficiare anche della vicinanza al parcheggio di via Pascoli, per la sosta dei veicoli dei frequentatori delle manifestazioni senza ulteriori costi per l’adeguamento dello stesso salvo gli accessi alla ex uscita A4.
Un capitolo importante della programmazione dell’Amministrazione comunale riguarda anche le frazioni. A Portegrandi con gli interventi di riqualificazione della Conca di navigazione, ma soprattutto con il progetto della passerella sul Sile di collegamento tra il Campus di H-Farm e il centro della frazione, per cui si è da poco acquisito il parere positivo della conferenza dei servizi. A Le Crete, per cui il Sindaco sta lavorando con Autostrade Alto Adriatico per arrivare alla realizzazione dell’attesa rotatoria dell’ex via degli Angeli. E ad Altino, per cui è già iniziata la riqualificazione dell’ex centro civico ed è in programma la sistemazione del tratto di via Sant’Eliodoro prospicente la piazza, con una pavimentazione rialzata che metterà in collegamento l’area del vecchio museo con gli scavi archeologici.
Proprio l’unicità riconosciuta da tutti di Altino con il suo museo e gli scavi archeologici, ma anche le bellezze della laguna e del paesaggio agrario, il numero rilevante di presenze turistiche già raggiunte, gli oltre 50 km di itinerari ciclabili sulla cui realizzazione si è investito in questi anni (circa 2 milioni di euro) e la facilità di accesso grazie alla presenza dell’autostrada, alla ferrovia e alla rete d’acqua hanno spinto l’Amministrazione comunale a puntare sullo sviluppo di un BRAND, con la previsione inserita nel documento strategico di sviluppare un brand di Quarto d’Altino.