Sciopero Cgil a Marghera: migliaia di persone in corteo per sviluppo e diritti
Cittadini in piazza per sanità, lavoro e sviluppo locale, contro l’uso dei fondi pubblici per armamenti
MESTRE - MARGHERA (VENEZIA) – Migliaia di persone hanno partecipato oggi, 12 dicembre, allo sciopero generale indetto dalla Cgil, sfilando per le strade di Mestre e concludendo la manifestazione in piazza Mercato a Marghera.
Alla mobilitazione hanno preso parte lavoratrici, lavoratori, studenti dell’Udu e semplici cittadini, uniti per chiedere maggiore attenzione a lavoro, sanità e investimenti nel territorio.
Costretti a lasciare il territorio alla ricerca di nuove opportunità lavorative
Secondo Daniele Giordano, segretario generale della Cgil Venezia, la scelta di piazza Mercato non è casuale: «La mancanza di politiche industriali e una gestione del turismo poco sostenibile costringono i giovani a lasciare il territorio per cercare opportunità altrove».
Per questo motivo, il sindacato propone di trasformare Marghera in un polo europeo per l’intelligenza artificiale, valorizzando competenze locali e infrastrutture già presenti.
Durante il comizio, Giordano ha criticato il governo per aver destinato risorse pubbliche all’industria bellica invece che a sanità, istruzione, ricerca e sviluppo. «Negli ultimi anni – ha dichiarato – miliardi di euro provenienti dalle tasse di lavoratori e pensionati sono stati dirottati verso condoni e industria bellica, anziché migliorare contratti, pensioni e servizi essenziali».
Il corteo è stato aperto da uno striscione dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, un tema che comprende anche il divario salariale e la violenza economica. Fulvio Fammoni, presidente dell’Assemblea Generale della Cgil Nazionale, ha chiuso gli interventi sottolineando l’importanza della partecipazione e della coesione dei lavoratori.
Trasformare Marghera in polo tecnologico
Lo sciopero, che ha comportato la cancellazione di quasi la metà dei treni, ha interessato diversi settori, con disagi proporzionati al livello di sindacalizzazione.
L’iniziativa della Cgil mette in luce la necessità di un progetto di sviluppo locale che punti su innovazione e lavoro qualificato, evitando investimenti destinati a settori che non favoriscono il benessere dei cittadini. La trasformazione di Marghera in un polo tecnologico rappresenta una proposta concreta per valorizzare l’area industriale e trattenere giovani talenti.