Senape, la cucina sociale di Germoglio cresce: boom nel banqueting e fino a 3.000 pasti al giorno
Senape di Germoglio cresce: banqueting in espansione, fino a 3.000 pasti al giorno e nuovi percorsi di inclusione lavorativa.
PADOVA – La cooperativa sociale Germoglio consolida e potenzia il progetto “Senape – Sapori di inclusione”, un modello di cucina sociale che coniuga qualità del servizio, sviluppo del territorio e inclusione lavorativa. Dal centro di cottura di Arzergrande partono ogni giorno fino a 2.000 pasti, con picchi da 3.000 durante il periodo dei centri estivi. Una capacità produttiva che serve aziende, scuole ed enti del terzo settore nelle province di Padova, Rovigo e Venezia, e che oggi si arricchisce di una nuova e crescente domanda: quella del banqueting aziendale.
Il boom del banqueting: 60 richieste in pochi mesi
Negli ultimi mesi, Senape ha registrato un aumento significativo delle richieste: 40 aziende e 20 enti hanno scelto il servizio di catering e banqueting, trasformando gli eventi in veri e propri laboratori formativi per il personale con disabilità. A rafforzare questo trend contribuiscono anche le convenzioni ex art. 14, che permettono alle imprese di adempiere agli obblighi previsti dalla legge 68/99 esternalizzando commesse che generano vera occupazione inclusiva.
“Siamo un’impresa sociale che cresce, mantenendo saldo il legame con il territorio”, afferma Marta Martin, presidente della cooperativa Germoglio. “L’investimento nel settore eventi aziendali è strategico: il banqueting diventa un laboratorio dinamico che permette ai lavoratori con disabilità di sviluppare competenze professionali e autonomia”.
Una filiera produttiva che genera impatto reale
L’attività di Senape rappresenta oggi il 60% del fatturato complessivo della cooperativa e coinvolge direttamente un terzo dei lavoratori, molti dei quali con disabilità inseriti nei reparti di produzione, confezionamento e logistica.
Ogni giorno vengono preparati:
800 pasti per mense aziendali, con un'offerta nutrizionalmente equilibrata e orientata alla sostenibilità;
500 pasti per il settore socio-sanitario;
300 pasti per le scuole, costruiti su criteri educativi e bilanci nutritivi;
95 pasti destinati agli anziani, un servizio che rappresenta anche un gesto di vicinanza quotidiana.
Articolo 14: una sinergia che crea lavoro vero
Il cuore del modello Senape è l’applicazione dell’Articolo 14 del D.Lgs. 276/2003, strumento che permette alle aziende private di affidare commesse alla cooperativa per assolvere agli obblighi di assunzione di persone con disabilità. Un meccanismo virtuoso che:
crea posti di lavoro reali e stabili per persone fragili;
consente alle aziende partner di adempiere alla normativa attraverso servizi di qualità, come la gestione mensa o il catering;
rafforza la missione sociale della cooperativa, che trasforma il lavoro in occasione di inclusione e crescita.
“L’Articolo 14 è la chiave di volta di questa sinergia vincente”, sottolinea Martin. “La cooperazione sociale dimostra che è possibile generare valore economico e sociale senza perdere l’anima cooperativa”.
Senape: un modello di impresa sociale che guarda al futuro
Con il potenziamento del banqueting, l’aumento della capacità produttiva e un radicamento sempre più forte nel territorio, Senape conferma il suo ruolo di cucina sociale d’eccellenza e motore di innovazione inclusiva nel panorama veneto. Un modello che mette al centro le persone, il lavoro e la possibilità di costruire una comunità più equa attraverso la qualità del cibo e dei servizi.