Negli ultimi anni è cresciuto il numero di persone che sceglie i mesi di settembre e ottobre per le vacanze. Nei luoghi di villeggiatura il tempo è ancora favorevole e la massa critica di turisti è un antico ricordo. Nelle località esotiche, invece, il clima di ottobre è probabilmente il migliore dell’anno per una vacanza. In questo 2023, però, c’è un’incognita di cui tener conto: i disagi per chi sceglie di volare per spostarsi. Da inizio anno a oggi le compagnie aeree hanno raggiunto i circa 100mila voli cancellati. E non si contano ritardi, disagi assortiti e cancellazioni non annunciate. Purtroppo, però, i prossimi giorni si annunciano molto simili per colpa di scioperi del personale dei vari operatori. Vediamo quelli già programmati e come comportarci se il nostro volo fosse in ritardo.
Gli scioperi annunciati per fine settembre e ottobre
Il primo sciopero che vedrà protagonisti i lavoratori del trasporto aereo avrà luogo il 26 settembre e sarà di carattere nazionale. Una giornata di protesta indetta dall’unione dei sindacati Filt-Cgil/Uilt-Uil/Anpac/Anp che coinvolgerà il personale navigante tecnico Poste Air Cargo per 24 ore, i dipendenti delle società di handling aeroportuale e il personale di alcune società di catering. Protesta a cui si aggiungeranno le 4 ore di stop (dalle 13 alle 17) del personale Easyjet.
E purtroppo è solo l’inizio di un’ascesa che toccherà il suo apice il prossimo 20 ottobre 2023 con un altro sciopero nazionale che riguarderà tutte le società pubbliche e private operanti nel trasporto aereo. Non sono quindi da escludere nuove cancellazioni o ritardi in base a quanto sarà alto il grado di adesione dei lavoratori alla protesta indetta dai sindacati CUB, SGB, SI-Cobas. Il tutto in attesa di notizie certe da parte delle compagnie low-cost come Ryanair e EasyJet, nei primi 9 mesi dell’anno grandi protagoniste di scioperi e agitazioni.
Non mancano possibili disagi anche per chi in questo periodo è in Francia. Il più importante sindacato dei controllori del traffico aereo ha indetto una serie di proteste che si protrarranno da qui al prossimo 13 ottobre.
Attenzione alle vacanze di ottobre: come comportarsi con il volo in ritardo?
Se siamo tra gli sfortunati passeggeri che saranno costretti ad aspettare in aeroporto delle ore nei prossimi giorni non facciamoci prendere dallo sconforto. Come sottolineano gli esperti di AirHelp il ritardo aereo e/o la cancellazione del volo dà spesso diritto a un rimborso di notevole entità.
Per chiedere una compensazione economica per il disagio subito la prima cosa da fare è presentarsi con i documenti di volo presso il personale di terra della compagnia. Una volta chieste informazioni sul ritardo e chiesta l’assistenza all’operatore (ci spetta per legge), possiamo far partire l’iter per il rimborso. Attenzione, però, a non firmare documenti che ci offrono sconti e promozioni sui voli futuri. Potrebbero far venir meno i nostri diritti. In alternativa potremmo anche affidare la pratica una società specializzata in rimborsi.
A quanto ammontano i rimborsi per il ritardo?
L’entità del rimborso per il volo in ritardo dipende da alcuni fattori, non ultima la nostra destinazione di arrivo. Innanzitutto, è importante sapere che soltanto i ritardi superiori alle 3 ore danno diritto al risarcimento e che quelli maggiori di 5 ci danno diritto anche al rimborso totale del biglietto pagato. Nessuna compensazione, invece, è prevista se il ritardo è causato da circostanze eccezionali indipendenti dalla compagnia.
Per i voli UE potremmo ottenere una cifra compresa tra i 250 euro (tratta più corta di 1.500 km) e i 600 euro (tratta più lunga di 3.500 km con ritardo maggiore di 4 ore). Per i voli internazionali, invece, la legge garantisce tutele minori e il rimborso soltanto delle spese causate in maniera diretta dal disservizio.
Come ingannare l’attesa in aeroporto senza impazzire?
Concludiamo con un’altra questione che colpisce chiunque si ritrovi costretto ad aspettare per molte ore un aereo in ritardo. Che fare in aeroporto? La risposta più semplice è quella di distrarsi con un libro, un film, un giornale o con la propria serie preferita. Ma gli aeroporti potrebbero rivelarsi molto di più di un luogo di attesa. Se siamo all’estero, ad esempio, potremmo approfittarne per entrare in contatto con la cultura, le usanze e la cucina locale. Oppure farci dare qualche dritta sulle mete da visitare una volta giunti a destinazione.
Un’altra buona idea, se il portafogli lo permette, è quello di approfittare dell’attesa per fare shopping. Nella maggior parte degli scali ci sono negozi Duty Free ricchi di occasioni imperdibili. Molti aeroporti, infine, sono delle vere e proprie gemme di architettura e offrono decine e decine di attrazioni da scoprire. Due esempi su tutti? Il Changi di Singapore che addirittura contiene al suo interno un giardino delle farfalle e l’Haneda di Tokyo che al quinto piano offre un punto panoramico da cui veder partire gli aerei con il Monte Fuji sullo sfondo.
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