Nella realtà di Montebelluna e del Trevigiano, una vasta operazione condotta dai Carabinieri della compagnia locale ha portato alla luce una rilevante attività di spaccio di strada. Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Treviso, l’indagine ha svelato un giro d’affari da decine di migliaia di euro, con oltre mille cessioni di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina e marijuana, a danno di studenti e, in modo particolarmente grave, di numerosi ragazzi, anche minorenni.
Il nucleo dello spaccio: piazze, scuole, centri commerciali
Il cuore di questa attività illecita pulsava in luoghi di grande affluenza: piazze, vicinanze di istituti scolastici e centri commerciali. Qui, alcuni soggetti di nazionalità nigeriana si erano specializzati nella vendita di droghe leggere e pesanti, rifornendo una vasta gamma di assuntori. L’indagine ha evidenziato come questi spacciatori avessero scelto con attenzione i loro punti di vendita, puntando su aree frequentate da giovani e adolescenti, in un disegno chiaramente mirato a infiltrare il tessuto sociale con la loro attività illecita.
La risposta delle Autorità
La risposta dell’autorità giudiziaria e dei Carabinieri di Montebelluna a questo fenomeno è stata tempestiva e decisa. L’operazione ha rappresentato il culmine di un’intensa attività investigativa, che ha permesso di mappare con precisione le dinamiche dello spaccio e di identificare i responsabili. Questo intervento si inserisce in un più ampio contesto di lotta alla droga, volto non solo a punire i colpevoli ma anche a proteggere i più giovani e vulnerabili dalle insidie delle sostanze stupefacenti.
L’operazione ha suscitato un forte impatto nella comunità di Montebelluna e nei dintorni, evidenziando la necessità di una costante vigilanza e di un’azione coordinata tra forze dell’ordine e istituzioni per prevenire e contrastare il fenomeno dello spaccio di droga. La protezione dei giovani, in particolare, emerge come priorità assoluta, in un’ottica di prevenzione e di educazione ai rischi legati al consumo di sostanze illegali.
L’operazione a Montebelluna rappresenta un importante passo avanti nella battaglia contro la diffusione di sostanze stupefacenti, specialmente tra i più giovani, ribadendo l’impegno delle autorità nel garantire un futuro più sicuro e sano per le nuove generazioni.