Tragedia in una baracca: uomo e agnellino trovati morti, indagine su una possibile fuga di gas

TARZO (TREVISO) – Mercoledì 8 gennaio, poco prima delle 11:00, una tragedia ha colpito la comunità locale. I vigili del fuoco, allertati dai carabinieri, sono intervenuti per aprire una baracca situata in via Castelich, dove è stato scoperto il corpo senza vita di un 75enne residente a Conegliano e quello di un agnellino.

Il drammatico ritrovamento

All’arrivo dei soccorritori, la porta della baracca era già stata aperta per consentire l’intervento sanitario. Purtroppo, i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo e del piccolo animale.

All’interno del locale è stata rinvenuta una stufetta, presumibilmente utilizzata per riscaldare l’ambiente. Sebbene i vigili del fuoco non abbiano potuto effettuare misurazioni strumentali, non si esclude la possibilità che il monossido di carbonio abbia causato il decesso.

Una routine finita in tragedia

L’uomo era solito recarsi nella baracca per prendersi cura degli animali che ospitava. Mercoledì, però, quella routine quotidiana si è trasformata in un dramma che ha scosso l’intera comunità di Tarzo e non solo.

Indagini in corso

Le autorità stanno ora vagliando ogni elemento utile per chiarire quanto accaduto. La stufetta ritrovata sul posto è al centro delle indagini dei tecnici, per verificare se possa essere stata la causa della fuoriuscita di gas letale. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i carabinieri e il personale del Suem 118.

Il pericolo del monossido di carbonio

Il monossido di carbonio, gas inodore e incolore, è spesso la causa di incidenti domestici mortali, soprattutto in ambienti poco ventilati e con sistemi di riscaldamento non sicuri. Questa tragedia rappresenta un doloroso promemoria sull’importanza di adottare misure preventive, come l’installazione di rilevatori di gas e la corretta manutenzione degli impianti di riscaldamento.