Due tentativi di truffa telefonica in pochi giorni, sventati nello stesso ufficio postale
A Padova due truffe sventate all’ufficio postale Sacra Famiglia grazie a clienti attenti e personale preparato.
PADOVA – Due tentativi di truffa sono stati sventati nell’ufficio postale del quartiere Sacra Famiglia, grazie alla collaborazione tra clienti attenti e il personale guidato dal direttore Emilio Bazzaro, che ha raccontato nei dettagli ciò che è accaduto negli ultimi giorni.
La cliente insospettita dalle telefonate sul PIN
Il primo episodio ha avuto come protagonista una cliente abituale, arrivata in ufficio molto infastidita dopo aver ricevuto diverse chiamate da una persona che si spacciava per una consulente di Poste Italiane. Le venivano richiesti dati riservati, incluso il PIN, nel tentativo di carpire informazioni sensibili.
«La cliente era arrabbiatissima – ricorda Bazzaro – ma abbiamo chiarito subito che quelle telefonate non provenivano da noi. L’abbiamo rassicurata, spiegato come riconoscere eventuali raggiri e ricordato che mai e in nessun caso vanno comunicati codici o informazioni personali. Ci siamo lasciati raccomandandole di rivolgersi sempre all’ufficio postale per qualsiasi dubbio».
Il finto contratto telefonico e la migrazione bloccata
Pochi giorni dopo, un secondo caso.
«Una cliente è venuta a chiedermi – racconta il direttore – se fosse vero che il suo contratto telefonico di casa fosse scaduto. Le ho spiegato che i contratti di telefonia di Poste non hanno scadenza».
A quel punto la donna ha confidato di aver ricevuto una telefonata in cui un falso operatore le aveva comunicato la presunta scadenza e un imminente aumento della tariffa, proponendole un nuovo contratto con un altro fornitore. La cliente, convinta della veridicità della chiamata, aveva accettato.
Il dubbio però l’ha portata in ufficio, dove ha scoperto l’inganno. Su consiglio del direttore ha immediatamente segnalato l’accaduto al call center di Poste Italiane e alla società verso cui era stata avviata la migrazione del numero.
«Dopo un paio d’ore – riferisce Bazzaro – ci ha richiamato per ringraziarci: Poste Italiane aveva bloccato la migrazione, e la nuova società aveva fatto lo stesso. Continuiamo ad avvisare i clienti sui rischi legati allo spoofing, invitandoli a venire qui di persona appena hanno un dubbio».
L’allarme di Poste Italiane: attenzione a spoofing e chiamate sospette
Annalisa Di Marzo, responsabile Nord Est della struttura di Fraud Management di Poste Italiane, rafforza il messaggio:
«Se avete dubbi su una telefonata o un messaggio, andate di persona in ufficio postale. È il consiglio più importante che diamo ai nostri clienti».
Le frodi registrate a Padova rientrano nelle tecniche usate da malintenzionati che si spacciano per operatori di call center, tentando di ottenere username, password di Internet Banking, dati delle carte e codici ricevuti via SMS. Lo spoofing, in particolare, consente ai truffatori di camuffare il numero in entrata, facendolo sembrare riconducibile a Poste o ad altri soggetti affidabili.
Come difendersi: verificare sempre, chiedere documenti, non fidarsi del telefono
Il consiglio degli esperti è chiaro:
«Anche nel caso della truffa sul contratto telefonico – conclude Di Marzo – è fondamentale prendersi il tempo di verificare. Prima di accettare qualsiasi proposta fatta a voce, chiedete sempre di ricevere la documentazione via e-mail e informatevi in ufficio postale. È il modo più efficace per evitare raggiri».