Interazione sociale “smartphone free”: agli Istituti Filippin nasce un think space innovativo

Pieve del Grappa, agli Istituti Filippin nasce “Decostruzione”, think space innovativo progettato da studenti internazionali.

27 dicembre 2025 12:04
Interazione sociale “smartphone free”: agli Istituti Filippin nasce un think space innovativo -
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PIEVE DEL GRAPPA (TV) – Un nuovo spazio di interazione sociale “smartphone free”, aperto a studenti e comunità, prende forma nel giardino degli Istituti Filippin. È il padiglione sperimentale “Decostruzione”, progetto vincitore del concorso internazionale Think Space, nato dalla collaborazione tra IU International University, 593 Studio e Università IUAV di Venezia.

Una scultura abitabile di 9 metri quadrati, smontabile e riciclabile, che diventa luogo di riflessione sui temi del presente: antropocene, intelligenza artificiale, diritti LGBTQIA++, migrazioni, cambiamento climatico, uguaglianza e relazioni sociali nell’era dei social network.

Un progetto internazionale per il centenario dei Filippin

Il think space nasce all’interno delle iniziative per il centenario degli Istituti Filippin, confermando la volontà dell’istituto di coniugare didattica, sperimentazione e innovazione architettonica. Il concorso “Think Space” ha coinvolto studenti e studentesse del corso ThinkSpace for Contemporary Developments, guidato dal professor Thorsten Klooster, all’interno della rete universitaria tedesca della IU International University.

Il brief progettuale prevedeva un solo vincolo: intervenire su un’area massima di 12 metri quadrati, lasciando totale libertà espressiva nella scelta dei materiali e delle soluzioni costruttive.

Dal Veneto al cantiere delle idee

Il percorso ha preso avvio nel 2023 con un viaggio di studio in Veneto, durante il quale la delegazione tedesca ha visitato luoghi simbolo dell’architettura contemporanea come la Tomba Brion, la Fabbrica Brion, la Gypsoteca di Possagno e la Biblioteca dei Tolentini dello IUAV. Il sopralluogo agli Istituti Filippin ha permesso agli studenti di confrontarsi con il contesto reale e con le realtà del territorio coinvolte nella costruzione del progetto vincitore: Isovista, Gruppo Visentin, AMR e Glip, il cui supporto è stato determinante per la realizzazione dell’opera.

Ventidue mesi di lavoro e una selezione internazionale

Da ottobre 2023 a febbraio 2024, sotto la supervisione dell’architetto Michele Sbrissa di 593 Studio, gli studenti hanno sviluppato venti proposte progettuali, sperimentando nuove soluzioni spaziali e concettuali.

Il 9 maggio 2024, la giuria riunita presso gli Istituti Filippin – composta da Maria Chiara Tosi, Stefano Munarin, Thorsten Klooster, Michele Sbrissa e dal dirigente scolastico Sileno Rampado – ha decretato il progetto vincitore.

“Decostruzione”, il padiglione che invita a fermarsi

A firmare il progetto selezionato sono Aaron Mielke, Julian Schwarz e Maximilian Johr. “Decostruzione” interpreta il tema del movimento in relazione alla sosta, rielaborando il concetto di scala come metafora del pensiero e del percorso cognitivo. Salire, fermarsi, osservare, interrogarsi: il padiglione diventa uno spazio aperto alla contemplazione, alla comunicazione e all’interazione.

Determinante è stato anche l’utilizzo di DALL·E, software di intelligenza artificiale impiegato per generare visualizzazioni iterative e varianti spaziali, permettendo agli studenti di approfondire il rapporto tra percezione, volumetrie e possibilità d’uso.

Architettura, IA e pensiero contemporaneo

«Decostruzione è un dispositivo spaziale che va oltre la semplice funzione – spiega Michele Sbrissa –. La scala diventa metafora di un processo cognitivo, un movimento continuo tra livelli e prospettive. L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel workflow ha aperto una riflessione inedita sull’interazione uomo-macchina, arricchendo l’immaginario progettuale».

La scuola come spazio di responsabilità e visione

Per il dirigente Sileno Rampado, il progetto rappresenta un esempio concreto di didattica innovativa applicata: «Abbiamo assistito a un processo in cui gli studenti sono diventati protagonisti reali della progettazione di uno spazio che abitano. La scuola ha il compito di abilitare immaginazione e responsabilità, offrendo strumenti per trasformare idee in opere concrete».

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