SANTA MARIA LA LONGA (UD). Santa Maria La Longa si ritrova avvolta in un velo di tristezza e incredulità. La dottoressa Natalija Stojic, 56 anni, un pilastro della comunità e amata medico di base, è scomparsa in modo tragico mentre era in vacanza in Slovenia, Paese d’origine della sua famiglia.
Una carriera dedicata alla cura
Per anni, la dottoressa Stojic ha servito con dedizione e passione la comunità, operando come medico di famiglia a Cervignano prima di trasferirsi a Santa Maria La Longa. Tuttavia, un brutto episodio d’aggressione da parte di un paziente l’aveva portata a cambiare la sua sede professionale.
L’ultimo periodo di lavoro a Santa Maria La Longa
Dall’inizio di giugno, la dottoressa Stojic aveva iniziato un nuovo capitolo della sua professione a Santa Maria La Longa. Una comunità che l’aveva accolta e in cui aveva rapidamente guadagnato la stima e l’affetto dei suoi pazienti.
Il tragico evento
In una pausa dalla sua intensa professione, la dottoressa si era concessa qualche giorno di vacanza in Slovenia. La sua passione per la fotografia naturalista l’aveva spinta a esplorare la pittoresca campagna di Kozbana. Ma la serena passeggiata si è trasformata in una tragica scomparsa, con la comunità e la famiglia rimasti sconcertati e devastati.
La ricerca e l’amara scoperta
La sparizione della dottoressa ha innescato immediate ricerche che hanno coinvolto sia la polizia locale sia un gran numero di volontari. Purtroppo, queste ricerche hanno portato alla triste scoperta del suo corpo. Le indagini preliminari escludono l’intervento di terzi, ipotizzando una tragica caduta accidentale come causa del decesso.
Una comunità sotto shock
La notizia della sua scomparsa si è diffusa lentamente tra i residenti e i suoi pazienti. Molti erano all’oscuro della tragedia, conoscendo solo il fatto che la dottoressa si trovava in ferie. La sua assenza dal lavoro, sostituita dal dottore Davide Da Ros, ha sollevato dubbi e preoccupazioni.
Rispetto per il dolore della famiglia
La famiglia, sopraffatta dal dolore, ha scelto di tenere privati i dettagli e di celebrare i funerali nella terra natale della dottoressa. Una decisione comprensibile, data la profonda tristezza e il desiderio di preservare la memoria della cara dottoressa.
