TRENTO – Si infittiscono le indagini sulla tragica morte di Zoe Anne Guaiti, la donna di 39 anni deceduta al sesto mese di gravidanza all’ospedale Santa Chiara. La famiglia ha presentato denuncia, chiedendo accertamenti precisi sulle circostanze che hanno portato al decesso. La Procura di Trento ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti.
Ricoverata d’urgenza per dolori forti, poi il peggioramento
Nella notte tra sabato 4 e domenica 5 maggio, la 39enne aveva accusato dolori addominali intensi. Ricoverata in urgenza presso l’ospedale Santa Chiara, i medici avevano subito rilevato gravi complicazioni. Nonostante i tentativi di salvare il feto, non c’è stato nulla da fare.
Morte improvvisa dopo il decesso del feto
Nelle ore successive, le condizioni della donna sono precipitate. Zoe è deceduta nella mattina di domenica a causa di un arresto cardiocircolatorio riconducibile a una sepsi.
Si sospetta infezione da Escherichia Coli
Secondo i familiari, l’infezione che avrebbe provocato la sepsi potrebbe essere stata scatenata da un batterio presente in un formaggio a latte crudo. L’Azienda sanitaria locale ha avviato ispezioni e analisi nell’abitazione della donna per individuare eventuali contaminazioni alimentari.
Stop all’autopsia dopo la denuncia dei parenti
Prevista inizialmente per il 7 maggio, l’autopsia è stata rinviata su disposizione della magistratura dopo la denuncia dei familiari. L’esame verrà eseguito solo dopo il deposito formale degli atti giudiziari.
L’inchiesta è in corso, si attendono gli esiti degli esami
Le autorità stanno conducendo indagini per chiarire ogni aspetto del caso. La Procura ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo mentre proseguono gli accertamenti sulla gestione del ricovero e sulla possibile origine batterica della sepsi.