TREVISO – Nel quartiere Santa Bona di Treviso è stato ritrovato un volantino a sfondo razzista: era appeso allo scivolo del parco giochi di via Everest, frequentato ogni giorno da numerose famiglie con bambini. Il gesto, subito condannato dai residenti, ha suscitato sgomento e indignazione in tutta la comunità locale.
Il foglio, scritto in inglese ma con contenuto discriminatorio evidente, riportava la frase “Please, keep a two meter distance”, accompagnata da un’immagine che suggeriva di “prendere le distanze da un bambino nero”. Un messaggio ambiguo e offensivo, che riporta alla memoria i cartelli utilizzati nel periodo Covid, ma con un chiaro intento strumentale e razzista.
A notare il volantino è stato un residente della zona che, senza esitare, lo ha strappato e buttato nel cestino. Nessun altro esemplare è stato ritrovato all’interno del parco.
Un quartiere inclusivo, senza episodi di intolleranza
Gli abitanti dei palazzi che si affacciano sul parco confermano che non ci sono mai stati episodi di razzismo nella zona. «Qui giocano bambini di ogni provenienza, tutti insieme. Non c’è mai stata alcuna tensione», raccontano Cristina e Mbaye, una coppia mista che abita proprio di fronte al parco. Mbaye lavora come operaio alla De Longhi, mentre Cristina è trevigiana. Insieme descrivono un quartiere accogliente e unito, dove le famiglie vivono in armonia e i bambini si divertono senza differenze.
Anche i ragazzi delle scuole medie, che attraversano il parco quotidianamente, rappresentano una comunità multietnica e integrata, senza divisioni né discriminazioni.
Un gesto sgradevole, da condannare, ma isolato
L’episodio, pur grave, sembra essere un caso isolato, forse frutto di uno scherzo di pessimo gusto e nessuno si spiega perché attuarlo in un luogo dedicato all’infanzia.
Non è chiaro se l’autore del ritrovamento abbia presentato denuncia alle forze dell’ordine, ma resta evidente che la reazione della comunità è stata immediata e unanime: questo tipo di messaggi non trova spazio né giustificazione a Santa Bona.
Nonostante il tentativo di disturbo, il parco di via Everest ha continuato a ospitare bambini e famiglie anche durante il pomeriggio.